
(AGENPARL) – Mon 07 April 2025 *Vino: Laureti (PD), settore preoccupato da dazi, governo in ritardo*
“La 57esima edizione di Vinitaly conferma la potenzialità del settore del
vino e dei distillati, che in Italia e in Europa rappresenta un asset
strategico sul piano del valore culturale, economico e di sviluppo. In
Italia vitigni locali e autoctoni spesso si accompagnano a nuove
sperimentazioni, alimentando il legame con il territorio e la sua storia,
trasformandosi in un volano di crescita per le aree interne, incentivando
anche la multifunzionalità del settore come quella del turismo
enogastronomico.
Parliamo di un settore che a fronte di difficoltà importanti, a partire
dall’impatto del cambiamento climatico e degli agenti patogeni che esso
comporta, ha mantenuto il proprio profilo di eccellenza, emblema del Made
in Italy. Per questo oggi il settore è preoccupato dalla politica dei dazi
di Trump: il 2024 si chiuderà con un valore delle spedizioni in Usa di
oltre 1,9 miliardi di euro, il 24% dell’export del vino italiano nel mondo.
Secondo le prime previsioni, i dazi americani potrebbero costarci dai 323
ai 390 milioni di euro all’anno.
Come Paese e come settore agroalimentare rischiamo di pagare un prezzo
alto, soprattutto per i prodotti di fascia media. Quello che però serve è
una risposta unitaria da parte dell’Ue, una mediazione con la schiena
dritta, oltre all’apertura a nuovi mercati. Abbiamo già sprecato tempo
prezioso: i dazi erano infatti previsti e il governo non si è mosso”.
Così Camilla Laureti, eurodeputata del Partito Democratico, componente
della commissione Agricoltura al Parlamento Europeo e responsabile dem per
le Politiche agricole che ieri ha visitato la Fiera Vinitaly a Verona.
Roma, 7 aprile 2025
Alla luce dei principi di cui al D.lgs. 196/03 e al Regolamento UE
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