
(AGENPARL) – Mon 07 April 2025 I principi della Vita indipendente per persone con disabilità in una legge
regionale
Scritto da Massimo Orlandi, lunedì 7 aprile 2025
I principi del programma “Vita indipendente” per le persone con gravi
disabilità diventeranno legge. La giunta regionale, su proposta
dell’assessora alle politiche sociali Serena Spinelli, ha approvato una
proposta normativa che formalizza ed esplicita il concetto di vita
indipendente, ne indica le caratteristiche, i destinatari, le forme in cui
potrà essere realizzato e inoltre vara un nuovo strumento, l’osservatorio
della Vita indipendente, per monitorare tutte le attività connesse a
questa materia.
“La Toscana – si legge nell’articolo 1 della proposta, che ora sarà
sottoposta al Consiglio regionale – riconosce come fondamentale e
strategico per il benessere ed il miglioramento della vita della persona
con disabilità permanente, il diritto alla vita indipendente, inteso come
diritto all’autodeterminazione nella gestione in tutte le sue espressioni
della propria vita e di quella della propria famiglia”.
“Si tratta di una legge – spiega il presidente della Toscana Eugenio
Giani – che ci aiuterà a tenere insieme più organicamente le normative e
le disposizioni per la tutela dei diritti della persona con disabilità e a
sostenere con ancora più forza le iniziative connesse alla vita
indipendente, che la Regione porta avanti da tempo”.
Inoltre questa proposta di legge si inserisce nel percorso di potenziamento
e di sviluppo del programma “Vita indipendente”: da inizio marzo è
partita la nuova programmazione triennale con un incremento di risorse
(71,7 milioni nell’ambito del Fse, con un aumento di oltre 25) e di
risposte concrete (sono 1.807 i destinatari, oltre 650 in più rispetto al
passato); ogni persona avrà un contributo fino a 2.000 euro al mese per
interventi che riguardano la cura della persona, l’assistenza personale
nelle attività domestiche, sul lavoro, per lo studio, e le azioni per
favorire l’accessibilità, la mobilità, e anche la fisioterapia e la
pratica sportiva.
“Più complessivamente – sottolinea Spinelli – questa proposta si
inserisce nel lavoro di diffondere una nuova cultura della disabilità
fondata sul riconoscimento dei diritti della persona, della pari dignità e
delle pari opportunità. L’obiettivo è promuovere e sostenere
l’inclusione, l’accessibilità per tutti, l’autonomia e la partecipazione
attiva nello sviluppo sociale, anche attraverso la continua azione di
monitoraggio dell’Osservatorio, di cui saranno parte anche le associazioni
coinvolte”.
Tra le novità della legge, il varo di un Osservatorio regionale per la
vita indipendente composto dal dirigente della struttura regionale
competente in materia di vita indipendente e da almeno sei rappresentanti
individuati dalle associazioni competenti in materia di vita indipendente
presenti sul territorio regionale; dai tre Direttori di zona, o loro
delegati, uno per ciascuna area vasta, individuati dall’Assessore
competente; da uno dei Garanti per i diritti delle persone con disabilità,
istituiti presso i Comuni, individuato da ANCI.
L’Osservatorio monitora l’attuazione della presente legge, la realizzazione
di progetti di ricerca e di formazione per la vita indipendente rivolti, in
particolare, agli assistenti personali: infine valuta iniziative di
sensibilizzazione in materia di vita indipendente.
Nei suoi sei articoli la proposta di legge dettaglia inoltre esattamente le
caratteristiche dei destinatari del progetto “Vita indipendente”:
“Persone – si legge tra l’altro nel testo – le cui disabilità
necessitano di sostegni intensivi e non derivino da patologie legate
all’invecchiamento e non possano essere superate con protesi ed altri
sussidi”. Vengono definite anche caratteristiche e compiti
dell’assistente personale: “Figura, anche non professionale, che presta
assistenza personale quotidiana,
finalizzata alla piena realizzazione della persona; l’assistente personale,
scelto liberamente dalla persona, tiene conto delle necessità della
persona stessa, ne segue le indicazioni, circa modalità e tempi di
espletamento dell’assistenza”.
Infine la legge declina il concetto di ‘progetto di vita’ che consiste
nelle “specifiche azioni che consentano alla persona con disabilità di
fare scelte di vita autonoma, finalizzate al raggiungimento
dell’eguaglianza con le altre persone, nonché allo sviluppo, recupero e
mantenimento dell’autonomia personale, nel rispetto dell’equità e
dell’appropriatezza degli interventi”.