
Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha chiesto alla Francia di concedere a Marine Le Pen la libertà politica, criticando duramente la decisione della magistratura francese di impedirle di candidarsi a cariche pubbliche per cinque anni. Trump ha definito il provvedimento una “caccia alle streghe”, sostenendo che si tratti di un altro esempio dell’uso del “lawfare” da parte delle forze progressiste europee per mettere a tacere le voci della destra politica.
Trump ha espresso il suo sdegno attraverso un post sul suo social network, Truth Social, in cui ha denunciato la decisione della magistratura francese come un attacco alla democrazia. Lunedì, infatti, un tribunale di Parigi ha vietato a Marine Le Pen, leader del Rassemblement National, di candidarsi a cariche pubbliche per cinque anni, dopo essere stata condannata per appropriazione indebita di oltre 3,27 milioni di dollari di fondi dell’Unione Europea. Questi fondi sarebbero stati utilizzati per pagare dipendenti del partito in Francia, un uso ritenuto illecito dalla corte.
Il giudice che ha supervisionato il caso ha definito le azioni di Le Pen un “attacco serio e duraturo alle regole democratiche in Europa, in particolare in Francia”. Oltre alla squalifica politica, Le Pen è stata condannata a quattro anni di prigione (due dei quali sospesi), agli arresti domiciliari e a una multa di oltre 100.000 dollari. Tuttavia, la leader della destra francese ha già annunciato il suo ricorso contro la sentenza.
Trump, pur dichiarando di non conoscere personalmente Le Pen, ha elogiato la sua perseveranza e determinazione, sottolineando come “continua ad andare avanti” nonostante le difficoltà. Ha inoltre ridimensionato le accuse mosse contro di lei, definendole un semplice errore di “contabilità”. Le dichiarazioni di Trump riecheggiano quelle del suo principale sostenitore e alleato politico, Elon Musk. Il miliardario ha espresso la sua indignazione sulla piattaforma X, affermando: “Quando la sinistra radicale non riesce a vincere attraverso il voto democratico, abusa del sistema legale per imprigionare i propri oppositori”.
Non è la prima volta che l’amministrazione Trump prende posizione contro le presunte persecuzioni politiche nei confronti della destra in Europa. In passato, ha criticato episodi simili, come la ripetizione delle elezioni presidenziali in Romania a causa della presunta ingerenza russa.
Da parte sua, Marine Le Pen ha promesso di combattere la decisione del tribunale, accusando la magistratura francese di agire con fini politici e di tentare di minare la sovranità popolare. La leader del Rassemblement National ha ribadito il suo impegno a difendere la volontà degli elettori francesi e ha dichiarato di non arrendersi di fronte a ciò che considera un’ingiustizia giuridica.
Questa vicenda mette nuovamente in luce il crescente conflitto tra le forze politiche conservatrici e le istituzioni giudiziarie in Europa, alimentando un dibattito acceso sulla legittimità delle azioni legali intraprese contro i leader della destra. Le Pen, favorita indiscussa nei sondaggi per la corsa presidenziale, ha affermato che la sentenza è qualcosa che si vede solitamente nei “regimi autoritari”.