
(AGENPARL) – Tue 01 April 2025 COMUNICATO STAMPA
Proposta di Legge su rottamazione dei veicoli in stato di fermo, Associazione
Demolitori Autoveicoli: “giusta direzione, ma, nella versione attuale, di difficile
applicazione nelle grandi città”
Approda in Senato la Proposta di Legge approvata dalla Camera. Per gli operatori un segnale
incoraggiante che necessita di interventi per rendere più efficace il processo.
Roma, 1 aprile 2025 – “Un passo in avanti per decongestionare le nostre città eliminando i veicoli
abbandonati dalle strade, per migliorarne il decoro e per una più corretta gestione dei rifiuti.
Restano però alcune criticità. In primis, la difficile applicabilità della procedura prevista in comuni di
grandi dimensioni”.
È questo il commento dell’ADA (l’Associazione Demolitori di Autoveicoli che aderisce ad
Assoambiente) al testo della Proposta di Legge finalizzata a contrastare l’abbandono dei veicoli in
strada e rafforzarne la tracciabilità, prevedendo la cancellazione dai registri pubblici (PRA) dei veicoli
fuori uso sottoposti a fermo amministrativo.
Secondo l’Associazione il testo base della Proposta di Legge (recante «Modifiche al decreto legislativo
24 giugno 2003, n. 209, e altre disposizioni in materia di cancellazione dai pubblici registri dei veicoli
fuori uso sottoposti a fermo amministrativo), approvato all’unanimità alla Camera dei Deputati e ora in
attesa di approdo in Senato, rappresenta un segnale importante: una norma che colma una lacuna
normativa e punta a tutelare l’ambiente e restituire spazio pubblico ai cittadini, rendendo finalmente
possibile la cancellazione dal PRA e la successiva rottamazione dei veicoli sottoposti a fermo
amministrativo. Secondo i dati ACI sono 3 milioni e 600mila i veicoli iscritti nei registri del PRA gravati
da fermo amministrativo, veicoli molto vecchi e inutilizzati. Il problema dell’abbandono dei veicoli
affligge tutti i centri abitati della Penisola. Secondo la Proposta di Legge, spetterà ai comuni, alle
province o all’ente proprietario della strada l’obbligo di attestare l’inutizzabilità del veicolo iscritto al
PRA, mentre competeranno al proprietario del mezzo i costi connessi alle operazioni di cancellazione e
rottamazione.
“Il testo presenta a nostro giudizio alcune criticità che rendono il processo farraginoso e complesso per i
cittadini rischiando di limitarne l’efficacia. Infatti, il cittadino per riuscire a demolire il veicolo dovrà
ottenere dalla Polizia Locale il riconoscimento dell’inutilizzabilità del veicolo, un passaggio burocratico
che nelle grandi città potrebbe rendere inefficace la nuova norma a causa della difficoltà di
individuazione dell’autorità̀ competente all’emissione di tale dichiarazione ”, osserva Anselmo Calò,
Presidente ADA, che aggiunge: “Per questo speriamo che nel passaggio al Senato si tengano in conto
gli ordini del giorno dei deputati Casu e Raimondo approvati da tutte le forze politiche prevedendo che
per i veicoli con una anzianità superiore ai 10-15 anni ci sia l’esenzione dalla produzione della
certificazione di inutizzabilità”.