
(AGENPARL) – Tue 01 April 2025 intervistato dopo la Prima assoluta di *Serenata d’Amore* al *Teatro
Comunale di Ferrara*.
*Qui altre foto
*
dell’evento e l’*intervista al Maestro Sardelli
*.
Crediti foto: Marco Caselli Nirmal
Grazie per l’attenzione e buon lavoro
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Musica, Federico Maria Sardelli: “A Ferrara il cuore di Vivaldi batte
ancora”
Ferrara, 1 aprile 2025 – Domenica 30 marzo, il Teatro Comunale di Ferrara
ha ospitato la prima assoluta della Serenata d’Amore di *Antonio Vivaldi*,
un’opera che ha conquistato pubblico e critica.
A dirigere l’orchestra, il Maestro Federico Maria Sardelli, figura di
riferimento nella riscoperta del repertorio vivaldiano. Dopo il grande
successo della serata, l’opera approderà alla prestigiosa Wigmore Hall di
Londra il prossimo 28 ottobre. L’evento è stato trasmesso in diretta
streaming su YouTube
grazie alla
piattaforma Opera Streaming
.
Abbiamo incontrato Federico Maria Sardelli per raccogliere le sue
impressioni su questa storica esecuzione e sul rapporto tra Vivaldi e
Ferrara.
Maestro Sardelli, cosa ha significato per lei dirigere questa *Serenata
d’Amore* proprio a Ferrara?
“Eseguire questa serenata a Ferrara è stato un rinnovarsi di emozioni. Da
quattro anni, questa città è diventata una sorta di nuova patria per Vivaldi,
un centro pulsante della sua musica. Questo legame è nato grazie a un
triennio in cui Ferrara ha messo in scena ogni anno un dramma per musica di
Vivaldi. Quest’anno siamo tornati con la Serenata d’Amore e continueremo
con altri progetti vivaldiani. Ferrara ha un legame speciale con il Prete
Rosso”.
Qual è il rapporto storico tra Vivaldi e Ferrara?
“Vivaldi ha scritto musica per Ferrara e qui aveva un importante
protettore, il Marchese Guido Bentivoglio d’Aragona, che gli commissionò
diverse opere. Tuttavia, nel 1737, accadde un episodio drammatico: il nuovo
reggitore della città, il cardinale Tommaso Ruffo, vietò a Vivaldi di
mettere piede a Ferrara. Il motivo? Era un prete che non diceva messa e
aveva rapporti d’amicizia con la sua cantante prediletta, scatenando così
uno scandalo. Questo evento segnò l’inizio del declino della carriera di
Vivaldi e della sua reputazione”.
Negli ultimi anni avete cercato di ‘riabilitare’ la figura di Vivaldi a
Ferrara. Ci racconti di più.
“Sì, abbiamo voluto rivendicare l’integrità della sua vicenda e
simbolicamente chiedere scusa a Don Antonio Vivaldi. Quando abbiamo
rappresentato a Ferrara il suo Farnace, l’opera che fu il casus belli con
il cardinale Ruffo, abbiamo organizzato una sorta di ‘risarcimento’
storico. Persino il vescovo della città ha preso parte a questa iniziativa,
chiedendo pubblicamente scusa a Vivaldi per conto del suo predecessore.
Oggi possiamo dire che Ferrara sta restituendo a Vivaldi tutto ciò che non
ha potuto offrirgli negli ultimi anni della sua vita, ed è una
soddisfazione immensa”.
A commentare il successo dello spettacolo è stato anche il direttore
generale del Teatro Comunale di Ferrara, Carlo Bergamasco: “Siamo
orgogliosi di aver ospitato la prima assoluta di un’opera così importante.
Vivaldi ha ancora molto da raccontare e Ferrara sta consolidando il suo
ruolo di centro nevralgico per la riscoperta della sua musica. Guardiamo
con entusiasmo alla tappa londinese alla Wigmore Hall, un’ulteriore
consacrazione di questo progetto”.
Con questo spettacolo, Ferrara si conferma come un punto di riferimento per
la musica barocca, restituendo a Vivaldi quel riconoscimento che la storia,
per un certo periodo, gli aveva negato.
*Ufficio stampa /// Fondazione Teatro Comunale di Ferrara*
Ufficio / 0532.218307 / 0532.218331