
La leader del Rassemblement National, Marine Le Pen, ha annunciato che contesterà la decisione del tribunale di Parigi che le impedisce di candidarsi alle elezioni presidenziali del 2027. Le Pen ha denunciato la sentenza come un attacco politico volto a minare la sovranità popolare, paragonandola a pratiche da “regimi autoritari”.
La decisione dei magistrati di Parigi, senza precedenti nella politica francese, vieta a Le Pen di candidarsi per cinque anni a qualsiasi carica pubblica a seguito di una condanna per appropriazione indebita di fondi dell’Unione Europea. Il divieto resterà in vigore anche in caso di appello, rendendo molto probabile la sua esclusione dalla corsa per l’Eliseo nel 2027.
Durante un’intervista con Le Figaro, Le Pen ha accusato la magistratura di orchestrare un “lawfare” per escluderla dalle elezioni e ha promesso di combattere la sentenza con ogni mezzo disponibile.
“Il sistema ha sganciato la bomba nucleare. Se usano un’arma così potente contro di noi, è perché stiamo per vincere le elezioni… Non lasceremo che ai francesi vengano rubate le elezioni presidenziali”, ha dichiarato in una conferenza stampa martedì mattina.
La sentenza ha suscitato critiche anche tra i suoi avversari politici. Il leader della sinistra radicale Jean-Luc Mélenchon ha condannato la decisione, affermando che “spetta al popolo rimuovere un funzionario eletto, non ai tribunali”. Il centrista Laurent Wauquiez ha definito il divieto “un grave colpo alla democrazia”, mentre la premier italiana Giorgia Meloni ha dichiarato: “Nessuno che abbia a cuore la democrazia può gioire di una sentenza simile”.
Anche Donald Trump ha commentato la vicenda, paragonandola ai tentativi di escluderlo dalla corsa presidenziale americana: “Sembra proprio questo paese”, ha scherzato.
Nonostante la battuta d’arresto, Le Pen ha confermato che continuerà a guidare il Rassemblement National dall’Assemblea Nazionale e che la sua carriera politica non è finita. Jordan Bardella, suo braccio destro e possibile successore, ha lanciato un appello all’unità: “Questo non è il momento di arrendersi!”.
La battaglia politica e legale di Marine Le Pen è solo all’inizio, ma la sua esclusione potrebbe ridefinire completamente il panorama politico francese in vista delle elezioni del 2027.