
(AGENPARL) – Tue 01 April 2025 Potenza, 1 aprile 2025
La Regione investe sulla “Medicina di genere”
Gli assessori Latronico e Mongiello al convegno organizzato nell’ambito del progetto LucAS
L’Auditorium dell’Aor San Carlo di Potenza ha ospitato oggi un convegno dal
titolo “Impatto del sesso e del genere nello stato di salute e di malattia”,
organizzato nell’ambito del progetto LuCAS (Lucani Ambiente e Salute).
L’evento ha visto la partecipazione di esperti, medici e ricercatori per
approfondire le prospettive della medicina di genere e il loro impatto sulla
prevenzione, la diagnosi e la terapia delle malattie.
Tema centrale del convegno è stato il ruolo del sesso e del genere nella
medicina, affrontato in una serie di seminari di alto profilo. “Dobbiamo
superare un modello sanitario neutro e renderlo più personalizzato, perché
uomini e donne rispondono in modo diverso alle terapie e alle patologie”. Lo
ha detto l’assessore regionale alla Salute, Cosimo Latronico sottolineando
l’importanza della medicina di genere come strumento di equità nella cura:
“La medicina di genere – ha precisato – non è una nicchia della ricerca, ma
una necessità clinica e scientifica che deve essere integrata nei percorsi
diagnostici e terapeutici. Una sanità moderna e inclusiva è una sanità che sa
ascoltare e adattarsi alle differenze. La medicina di genere – ha aggiunto
l’assessore – è uno strumento fondamentale per migliorare prevenzione,
diagnosi e terapie, e siamo determinati a sostenerla, con azioni concrete e
durature”.
Convinzioni sostenute da fatti concreti: la Regione ha recepito il Piano
Nazionale per l’applicazione e la diffusione della medicina di genere
allineandosi così alle direttive nazionali. Sulla scia di questo provvedimento è
stato costituito un gruppo tecnico che ha il compito di supportare la
definizione di strategie regionali mirate. “La Basilicata ha avviato un percorso
strutturato per rendere la medicina di genere un elemento essenziale della
programmazione sanitaria – ha sottolineato Latronico -. Abbiamo incluso la
medicina di genere tra le tematiche prioritarie di formazione per il personale
sanitario, in linea con il Piano formativo nazionale adottato dal Ministero della
Salute. Le aziende del Servizio Sanitario Regionale dovranno garantire
percorsi di aggiornamento continui, utilizzando strumenti formativi innovativi
come corsi Fad, formazione esperienziale e seminari specialistici”.
Un altro passo significativo – ha precisato Latronico – è rappresentato
dall’inserimento della medicina di genere nel Piano straordinario di
qualificazione delle competenze del personale sanitario 2024-2026 che
prevede due percorsi specifici: formazione sanitaria per medici e operatori
sanitari, con focus sulla personalizzazione delle cure in base al sesso e al
genere; formazione sul sistema di orientamento e presa in carico, per creare
una rete multidisciplinare di strutture dedicate. “Abbiamo appena approvato –
ha concluso l’assessore – il catalogo regionale dei percorsi formativi che sarà
un punto di riferimento per l’aggiornamento continuo degli operatori del
settore. Solo attraverso una formazione capillare e costante possiamo
tradurre le conoscenze scientifiche in pratiche cliniche efficaci e garantire una
sanità realmente equa per tutti i cittadini”.
All’incontro di oggi ha partecipato anche l’assessore regionale all’Ambiente e
alla Transizione energetica, Laura Mongiello: “Sono profondamente
consapevole – ha detto – di quanto l’ambiente e l’alimentazione siano
strettamente interconnessi e di come entrambi influenzino la nostra salute in
modi diversi a seconda del genere. E’ ormai noto e scientificamente provato
che l’esposizione a sostanze chimiche e inquinanti ambientali non ha un
impatto uniforme sulla popolazione. Studi recenti hanno dimostrato che
uomini e donne, in relazione anche all’età, reagiscano diversamente a queste
esposizioni, con conseguenze significative sulla salute riproduttiva,
metabolica, immunitaria e cardiovascolare. Qui – ha precisato Mongiello – si
inserisce il progetto Lucas che ha come primo obiettivo la comprensione
dell’impatto di differenti pressioni antropiche sull’ambiente e le ricadute che le
stesse hanno sulla salute delle popolazioni residenti in Basilicata con
particolare attenzione ad alcuni territori più sensibili. Non può sfuggire quanto
sia importante indirizzare le politiche sanitarie tenendo conto delle differenze
di genere nell’esposizione agli inquinanti ambientali e nella nutrizione. Solo
così – ha concluso l’assessore – potremo garantire interventi di prevenzione
efficaci e promuovere uno stile di vita sano per tutti, a partire dall’infanzia”.