
(AGENPARL) – Tue 01 April 2025 [https://api.cms.fincantieri.it/cms/network-content/medias/resize/677e420753f36108d572025e?width=600]
01/04/2025
Fincantieri, Eni e RINA presentano lo studio sulla decarbonizzazione del trasporto marittimo
L’analisi, realizzata con il supporto di Bain & Company, offre per la prima volta una panoramica globale su opzioni, impatti e investimenti necessari per un trasporto marittimo più sostenibile
Fincantieri, azienda globale nella cantieristica navale ad alta complessità, Eni, azienda globale dell’energia, e RINA, gruppo multinazionale di consulenza ingegneristica, certificazione e ispezione, hanno presentato a Roma – alla presenza del Ministro per l’Ambiente e la Sicurezza Energetica On. Gilberto Pichetto Fratin – l’Outlook sul Trasporto Marittimo Sostenibile, uno studio sul comparto realizzato con il supporto tecnico di Bain & Company Italia.
Lo studio, che si pone l’obiettivo di dare un contributo per accelerare il percorso di decarbonizzazione del settore del trasporto marittimo in linea con il target di Net Zero al 2050, si inserisce nel più ampio contesto dell’accordo siglato il 25 marzo 2024 da Eni, Fincantieri e RINA con la volontà di sviluppare un osservatorio su scala globale sulle prospettive di evoluzione delle soluzioni di decarbonizzazione sostenibili per il settore nel medio-lungo periodo.
Il settore marittimo è responsabile di circa il 3% delle emissioni globali di CO2 e punta a raggiungere la neutralità carbonica entro il 2050. Pertanto, è essenziale disporre di una roadmap definita e realistica che minimizzi incertezze e rischi per gli investitori e fornisca soluzioni percorribili ed economicamente efficienti per l’intera industria.
L’analisi, che adotta un approccio olistico per rispondere a quest’esigenza, offre per la prima volta una panoramica globale delle opzioni percorribili per ciascun segmento di naviglio nelle diverse regioni del mondo. Inoltre, combina una valutazione dei volumi con un’analisi integrata dei costi per gli armatori e degli investimenti che il comparto logistico e portuale richiede. I vettori energetici in grado di ridurre, nel breve termine, le emissioni di CO2 sono principalmente:
• il GNL (gas naturale liquefatto), prodotto fossile a minore intensità carbonica, che comporta tuttavia investimenti infrastrutturali di deposito, stoccaggio e rifornimento nei porti,
• i biofuel: HVO, utilizzabile anche in purezza e senza necessità di investimenti infrastrutturali, e FAME, con significative limitazioni all’utilizzo in purezza.