
(AGENPARL) – Tue 01 April 2025 CARCERI, M5S: DA NORDIO RISPOSTA SCONCERTANTE, MINISTRO IMMOBILE E ASSENTE
ROMA, 1 aprile – “Dopo oltre tre mesi di stallo per la nomina del nuovo capo del Dap e dopo una giornata di tensione sul tema, ieri sera il ministro Nordio ha saputo rispondere solo dicendo che la questione sarà risolta a breve, come se fosse piccola burocrazia ordinaria, e ha anche avuto il coraggio di dire che questo ‘non risolverà certo il problema del sovraffollamento carcerario e dei suicidi’. Certo che no, lo sappiamo bene: il problema è che a distanza di otto mesi dal decreto carceri del governo Meloni la situazione se possibile è peggiorata, del lavoro del commissario straordinario per l’edilizia carceraria si sa poco o nulla e la tragedia prosegue al cospetto di un ministro immobile e assente, che commenta a sproposito e prende tempo, palesemente commissariato dal suo sottosegretario Delmastro, lo stesso che ha bocciato senza mezzi termini la separazione delle carriere che Nordio brandisce ogni giorno come vendetta verso i magistrati”.
Lo affermano i rappresentanti del M5S nelle commissioni Giustizia della Camera e del Senato Stefania Ascari, Anna Bilotti, Federico Cafiero De Raho, Valentina D’Orso, Carla Giuliano, Ada Lopreiato e Roberto Scarpinato.
“La risposta data ieri da Nordio – aggiungono – è stata sconcertante. Se la sua unica azione concreta, dopo mesi di nulla, sono i ‘blocchi detenzione’, è meglio che il governo Meloni dica a tutta Italia che non sa come affrontare l’emergenza carceri. Quei cubi di cemento porterebbero meno di 400 posti aggiuntivi in ambienti che esperti e Polizia Penitenziaria hanno già definito del tutto inadeguati e disumani, per di più a scapito di spazi destinati all’attività all’aperto e al trattamento. Un governo almeno presente e vigile, se non capace, dovrebbe occuparsi della rapida riqualificazione di tutti gli istituti penitenziari, delle assunzioni di agenti penitenziari, di funzionari giudirico-pedagogici e di psicologi, tanto più se si pensa di aggiungere nuove celle; dovrebbe lavorare al rafforzamento dei percorsi trattamentali, della tutela sanitaria per i detenuti, del lavoro e delle attività culturali in carcere. Invece dobbiamo ascoltare commenti improvvisati che sembrano quelli del primo che passa di lì per caso”.
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Ufficio Stampa Parlamento
Movimento 5 Stelle