
(AGENPARL) – Mon 31 March 2025 COMUNICATO
NEUROPSICHIATRIA INFANTILE POLICLINICO UMBERTO I, BATTISTI E LENA (PD):
“SERVONO RISORSE E INTERVENTI, LA REGIONE NON PUÒ GIRARSI DALL’ALTRA PARTE”
“Questa mattina, accompagnati dal direttore Dott. Pisani e dai dirigenti
della Uoc Dott. Calderoni e Dott.ssa Terrinoni, abbiamo visitato il reparto
di Neuropsichiatria infantile del Policlinico Umberto I, il più importante
del Lazio e tra i più importanti del centro Italia per la presa in carico
delle patologie psichiatriche e neurologiche nei minori da 0 a 18 anni. Un
reparto di eccellenza che, tuttavia, deve fare i conti con una serie di
criticità che rischiano di comprometterne l’efficacia e la capacità di
risposta alle esigenze dei pazienti e delle loro famiglie”.
Così in una nota i consiglieri regionale del Partito Democratico del Lazio,
Sara Battisti e Rodolfo Lena.
“Il personale sanitario – proseguono – ci ha segnalato una situazione
sempre più complessa: carenza di medici e infermieri, necessità di ampliare
i posti letto e, soprattutto, la richiesta urgente di riattivare l’Unità
Operativa Semplice Dipartimentale di emergenza neuropsichiatrica,
inspiegabilmente disattivata nell’ultimo atto aziendale del Policlinico
Umberto I. Inoltre, è fondamentale potenziare la rete territoriale per
garantire la continuità assistenziale e realizzare un centro diurno che
permetta una presa in carico adeguata dei pazienti, evitando ricoveri
impropri e situazioni di emergenza.
Del resto, agire in questa fase è quantomai necessario: la pandemia ha
segnato un aumento significativo delle patologie psichiatriche tra i più
giovani, con un incremento preoccupante dei casi di autolesionismo e
disturbi alimentari. Di fronte a questo scenario, la Regione Lazio non può
restare immobile. La giunta Rocca e la maggioranza di centrodestra, invece
di investire su servizi essenziali come questo, continuano a tagliare e a
ignorare le reali necessità del nostro sistema sanitario. Serve un cambio
di passo immediato: non possiamo permettere – concludono – che la salute
mentale dei nostri ragazzi venga trattata come un tema secondario”.
31 marzo 2025