
(AGENPARL) – Sun 30 March 2025 *Cer: Marisol Cestari, una grande possibilità per i piccoli comuni di
montagna e per le aree interne*
*L*a crisi energetica e l’aumento dei costi di fornitura rappresentano un
ostacolo significativo per lo sviluppo economico* soprattutto dei piccoli
comuni e delle aree interne*. In questo contesto, le Comunità energetiche
rinnovabili (Cer) emergono come una possibile soluzione strategica per la
produzione di energia pulita, la riduzione della povertà energetica e
l’autosufficienza energetica *di vaste popolazioni e piccole imprese
locali. *Così Marisol Cestari, legale rappresentante della CER Moliterno
“Energia del Sole”, dirigente del Gruppo Cestari, che attraverso proprie
società specializzate in Italia e all’estero opera, con base operativa a
Moliterno, nel settore della produzione elettrica da fonti rinnovabili,
realizzando impianti ecocompatibili e valutando gli impatti ambientali e
sociali connessi all’implementazione di tecnologie alimentate da fonti
alternative di energia, impegnato a promuovere le Cer soprattutto al Sud.*
Di qui l’invito a **c*ogliere le opportunità offerte dalle Comunità
Energetiche Rinnovabili attraverso una roadmap per imprese, enti locali e
stakeholder territoriali*. **L*e Cer *– aggiunge Marisol Cestari – sono *una
grande possibilità per la transizione energetica e per la
decentralizzazione dell’energia, oltre ad essere un *perfetto luogo di
aggregazione per i piccoli comuni di montagna**. *Il contributo in conto
capitale del Decreto sulle Comunità Energetiche Rinnovabili è la migliore
opportunità. L’incentivo è destinato a chi investe in impianti rinnovabili
di potenza fino a 1 MW, inseriti in CER e siti in Comuni con meno di 5mila
abitanti. Copre il 40% dei costi di realizzazione di tali sistemi entro
limiti di spesa:
· 1.500 euro/kW, per impianti fino a 20 kW
· 1.200 euro/kW, per impianti di potenza superiore a 20 kW e fino a
200 kW
· 1.100 euro/kW per potenza superiore a 200 kW e fino a 600 kW
· 1.050 euro/kW, per impianti di potenza superiore a 600 kW e fino
a 1.000 kW
La burocrazia attuale *– aggiunge la dirigente del Gruppo Cestari – *sta
costringendo le piccole comunità ad associarsi con grandi realtà che
possono sostenere, anche economicamente, la gestione dei soci e delle quote a
discapito però la questione sociale e culturale delle comunità energetiche.
Per “disincagliare” i tanti progetti Cer nati nei territori montani c’è
bisogno prima di tutto di consulenza ed adeguata assistenza per tutto il
complesso iter progettuale partendo dai requisiti per accedere al
contributo in conto capitale:
· potenza nominale massima del singolo impianto, o dell’intervento
di potenziamento, non superiore a 1 MW
· rispetto delle norme del decreto legislativo n. 199 del 2021
· le Comunità energetiche rinnovabili devono essere già
regolarmente costituite alla data di entrata in esercizio degli impianti
che accedono al beneficio, prevedendo, nel caso di imprese, che la loro
partecipazione in qualità di soci o membri sia consentita esclusivamente
per le PMI
· gli impianti di produzione e i punti di prelievo facenti parte
delle configurazioni di autoconsumo per la condivisione dell’energia
rinnovabile devono essere connessi alla rete di distribuzione tramite punti
di connessione facenti parte dell’area sottesa alla medesima cabina
primaria.
C’è tempo fino al 30 novembre 2025 – conclude Marisol Cestari con l’invito
a rivolgersi agli uffici di Moliterno.