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Alla redazione con preghiera di pubblicazione. Grazie e buon lavoro.
Oggetto: comunicato stampa
Sala Maramotti piena per l’80esimo anniversario
dell’Operazione Tombola
In Sala anche Libero Bonini “James”, unico superstite
all’assalto del 1945
La sindaca Ibattici: “La libertà di cui godiamo non va mai data per scontata. Le
spinte autoritarie stanno tornando travestite da ricette miracolose contro il
disordine”
ALBINEA (29 marzo 2025) – “Nella storia dell’uomo le libertà e la pace di cui
abbiamo goduto negli ultimi 80 anni sono un’eccezione e non la regola: non è
una condizione naturale, nè casuale, nè tantomeno eterna. E’ frutto di una
scelta, costata la vita a tanti, di ribellione materiale e morale verso la
distruzione, le vessazioni, le morti, le umiliazioni che vent’anni di nazi-fascismo
avevano inflitto all’Italia e all’Europa. Anche nel presente stanno circolando
idee tossiche, spinte autoritarie e desiderio di demolizione degli strumenti di
controllo democratici. Rispetto alle persone degli anni 30 noi siamo più
attrezzati per accorgercene? Quelli che poi sarebbero diventati totalitarismi
fecero leva sul nazionalismo, sulle insicurezze, sul disprezzo dell’altro e del
diverso. Si presentarono come i difensori dell’ordine, per fare accettare
violenza e sopruso. Dissero di avere la ricetta per curare i mali del presente,
quando in realtà le ideologie nazi-fasciste furono solo portatrici di sciagure e
disordine. Qui a Villa Rossi italiani, britannici, russi e disertori tedeschi
combatterono uniti per la democrazia e lo fecero per tornare a respirare aria
pulita. Lo fecero per il desiderio di poter costruire insieme un mondo migliore,
più libero, più giusto”
Così la sindaca di Albinea Roberta Ibattici ha parlato dal palco di sala
Maramotti, dove le celebrazioni dell’80esimo anniversario del Fatto d’Armi di
Villa Rossi e Villa Calvi, meglio noto come Operazione Tombola, si sono
trasferite in mattinata a causa del Maltempo.
Marco Barbieri
COMUNE DI ALBINEA – Ufficio Stampa – Segreteria del Sindaco
42020 :: Albinea (RE) :: Italy ::P.zza Cavicchioni, 8
Si tratta dell’eroica offensiva condotta da 100 uomini contro il comando
tedesco, di stanza nelle due ville a Botteghe, compiuta nella notte tra il 26 e il
27 marzo 1945 dai paracadutisti britannici insieme ai partigiani italiani della
Brigata Garibaldi, e ai partigiani russi. L’azione partigiana, camuffata da
attacco alleato grazie al suono di una cornamusa dello scozzese David
Kirkpatrick, evitò le rappresaglie tedesche sulla popolazione. Nell’offensiva, che
fu guidata dal maggiore Roy Farran, morirono tre paracadutisti del 2nd SAS:
Riccomini, Guscott e Bolden, mentre le perdite tedesche tra morti e feriti
ammontarono ad oltre 60 unità.
Le celebrazioni sono iniziate con la deposizione di due corone di fronte al
monumento in piazza a Botteghe, e altre due di fronte alla lapide su Villa Rossi
che ricorda i tre parà britannici morti nell’assalto. Poi il corteo si è spostato in
sala Maramotti dove, di fronte a circa 200 persone, un gruppo di studenti delle
scuole secondarie di Albinea e Borzano ha restituito alcune riflessioni sulla pace
e sulla Resistenza derivanti da un percorso effettuato a scuola insieme ad Anpi
e a Lilliana Del Monte, unica sopravvissuta all’eccidio della Bettola.
A seguire sono intervenute le autorità. In primo luogo la sindaca Ibattici.
“Ogni anno – ha detto la prima cittadina – ci ritroviamo in questo luogo, teatro
di avvenimenti dolorosi e drammatici, di eroismo e di lotta, perché sono stati il
seme da cui sono nate le radici dell’Europa che oggi conosciamo e perché qui
troviamo le radici della nostra Costituzione democratica. Essere qui è un modo
di riaffermare la scelta fatta all’indomani della Liberazione, perché sia la scelta
di oggi: una scelta di libertà, democrazia, diritti, giustizia sociale e desiderio di
un’Europa unita. Una scelta antifascista”.
Poi ha preso la parola il primo cittadino del distretto berlinese di Treptow-
Kopenick, Oliver Igel, con cui Albinea è gemellato da oltre 28 anni.
La conclusione è stata affidata al presidente della Regione Emilia-Romagna
Michele De Pascale.
“E’ doveroso essere qui oggi per mantenere viva la memoria del sacrificio e
del coraggio di chi ha combattuto in nome della libertà e
dell’autodeterminazione dei popoli contro la dittatura nazista. Sono passati 80
anni ma quei valori devono restare oggi saldi nelle nostre comunità e trasmessi
con fierezza ai nostri giovani perché rappresentano la base del nostro vivere
civile e nella pace. A chi allora, anche a costo della vita, si oppose ai regimi
illiberali nazisti e fascisti, dobbiamo tutto: la nostra democrazia e la pari dignità
sociale di tutte le cittadine e i cittadini, senza distinzione alcuna come è scritto
nella nostra magnifica Costituzione repubblicana. – ha detto e proseguito – In
momenti come questo rinnoviamo la memoria e il valore della Resistenza, la
capacità di ribellarsi come individui in nome dell’interesse collettivo e di stare
dalla parte giusta della storia come scelsero di fare i cinque soldati tedeschi
fucilati qui e che insieme al sindaco Igel ricordiamo oggi. Dobbiamo saper
reagire all’indifferenza e ai soprusi, opporre la ragione alla barbarie. Un monito
che suona attuale in un momento come quello che stiamo vivendo che vede il
Marco Barbieri