
Il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, ha incontrato la Direttrice Generale dell’Organizzazione Internazionale per le migrazioni (OIM), Amy Pope, a Roma nel quadro degli incontri di alto livello tra OIM e Governo italiano.
Il Ministro Pichetto Fratin e la Direttrice Generale Amy Pope hanno discusso del nesso sempre più stretto tra cambiamento climatico e flussi migratori ed in particolare del sostegno che il MASE ha intenzione di garantire al progetto per la creazione di un centro a Roma su Innovazione e Mobilità Climatica (“Climate Mobility Innovation Hub”), che favorirà cooperazione e ricerca su soluzioni innovative rispetto ai flussi migratori indotti dal clima, con particolare riguardo alla mobilità climatica in Europa, Africa e nel Mediterraneo.
“La sfida della gestione della mobilità umana collegata ai cambiamenti climatici – ha convenuto il Ministro Pichetto con la Direttrice Pope – è una delle più pressanti del nostro tempo. Gli eventi climatici estremi mettono a rischio sicurezza e stabilità, soprattutto delle comunità vulnerabili in Africa e Mediterraneo. Proprio queste aree – ha sottolineato il titolare del MASE – sono il focus della strategia italiana per sostenere sicurezza e crescita sulle due sponde del Mediterraneo con partenariati che l’Italia sta promuovendo con il Piano Mattei e con il Processo di Roma”.
“Vogliamo rafforzare anche con l’OIM – ha sottolineato Pichetto – le attività che vedono l’Italia fortemente impegnato in tutti gli ambiti internazionali per promuovere soluzioni efficaci al crescente impatto del cambiamento climatico sui flussi migratori. Per raggiungere gli obiettivi comuni – secondo il Ministro italiano dell’Ambiente – è sempre più necessario un approccio strutturato a livello internazionale”.
“La creazione di un centro d’eccellenza in Italia – ha evidenziato il Ministro Pichetto Fratin – favorirà il coordinamento tra gli attori coinvolti nella gestione della mobilità climatica e lo sviluppo di soluzioni operative innovative per affrontare il fenomeno, potendo anche contare sul know-how italiano, sia nel settore pubblico che in quello privato”.