
Partiranno lunedì 31 marzo i lavori per il completamento del Teatro Comunale dell’Aquila, segnando una svolta decisiva nella lunga attesa per la restituzione di questo spazio culturale alla città. L’annuncio ufficiale è stato dato dal sindaco Pierluigi Biondi, il quale ha sottolineato l’importanza dell’intervento e le difficoltà superate per avviare il cantiere.
Un percorso travagliato verso la rinascita
Il Teatro Comunale dell’Aquila non è mai stato restituito alla città dopo il sisma del 2009. L’obiettivo attuale è completare i lavori entro ottobre 2026, in concomitanza con l’anno in cui L’Aquila sarà Capitale Italiana della Cultura. Il sindaco Biondi ha evidenziato gli ostacoli burocratici e amministrativi che hanno rallentato il progetto, ringraziando il Ministero dei Beni Culturali per il supporto fornito nella risoluzione delle problematiche.
A febbraio dello scorso anno, grazie a un accordo tra il presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio, sono stati stanziati 5 milioni di euro per il completamento dell’opera. Questo finanziamento si è aggiunto a risorse già assegnate in precedenza, portando la disponibilità complessiva a 14 milioni di euro.
Lavori strutturali e impiantistici
L’ingegnere Salvatore Provenzano, titolare dell’Ufficio Speciale per la Ricostruzione dell’Aquila (USRA), ha dichiarato che l’avvio del cantiere rappresenta un passo fondamentale per la città: “Aver finalmente aggiudicato i lavori è motivo di gioia e sollievo, poiché abbiamo rispettato il timing che ci eravamo prefissati”. I lavori seguiranno un iter preciso: prima verranno eseguiti gli interventi strutturali di consolidamento, successivamente si procederà con la parte impiantistica e scenotecnica.
Alla conferenza stampa di presentazione del progetto hanno partecipato il sindaco Biondi, il dirigente del settore Ricostruzione e direttore dei lavori Roberto Evangelisti, rappresentanti della ditta esecutrice e autorità locali e regionali. Nel corso dell’incontro, il sindaco ha ribadito l’intenzione di organizzare l’evento conclusivo di Capitale Italiana della Cultura 2026 proprio all’interno del Teatro Comunale, simbolo della rinascita aquilana.
Un cantiere aperto alla cittadinanza
Uno degli aspetti innovativi dell’intervento è il coinvolgimento della comunità durante la fase dei lavori. Sono previsti eventi collaterali, tra cui la realizzazione di un piccolo palco in Piazza del Teatro per spettacoli all’aperto, l’installazione di totem informativi multimediali accessibili anche a persone con disabilità e una galleria di cantiere che mostrerà lo stato di avanzamento dei lavori. Inoltre, saranno organizzate visite guidate per cittadini, turisti e studenti, con mostre tematiche e materiali promozionali. Un sito web dedicato permetterà di monitorare l’andamento del cantiere e prenotare le visite.
Un impegno condiviso per la cultura
“Dopo anni di attese e difficoltà, siamo finalmente in dirittura d’arrivo”, ha affermato Biondi. “Restituire il Teatro Comunale alla collettività significa non solo restituire un luogo di cultura e creatività, ma anche un simbolo dell’identità aquilana”. Anche Salvatore Provenzano ha espresso la sua soddisfazione: “La sfida di consegnare il teatro entro il 2026 è grande, ma ci inorgoglisce e ci spinge a lavorare con ancora più determinazione”.
L’investimento complessivo include fondi provenienti dal Piano Strategico “Grandi progetti beni culturali”, con 5 milioni di euro stanziati dallo Stato e 9 milioni già previsti dalla ricostruzione pubblica. Il primo lotto di lavori, avviato con il finanziamento Cipe 43/2012, aveva già visto l’impiego di circa 10 milioni di euro.
Lunedì 31 marzo, giorno dell’avvio ufficiale del cantiere, il ministro per la Cultura Alessandro Giuli e il presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio saranno in visita al Teatro Comunale per celebrare l’importante traguardo. Dopo un percorso lungo e complesso, il Teatro Comunale dell’Aquila si avvia finalmente verso la rinascita, con l’ambizioso obiettivo di riaprire le porte alla città nel 2026, a 17 anni dal sisma che lo ha reso inagibile.