
(AGENPARL) – Thu 27 March 2025 (agenzia umbria notizie)
Polpr 34
Carcere: approvato schema di accordo con Provveditorato regionale
per la Toscana e l’Umbria. Oltre 92 mila euro per nuove figure
professionali
(aun) – Perugia 27 mar. 025 – Il carcere è una comunità chiusa e
sovraffollata in cui è presente un diffuso disagio psichico e di
tossicodipendenza e rappresenta una grave problematica sociale in
continuo ed esponenziale aumento: questo il contesto generale in
cui si inserisce l’accordo di collaborazione tra il Dipartimento
dell’amministrazione penitenziaria Provveditorato regionale per la
Toscana e l’Umbria e la Regione Umbria per l’implementazione di
progetti regionali volti all’assistenza ai detenuti, agli
internati e alle persone sottoposte a misure alternative alla
detenzione o soggette a sanzioni di comunità e alle loro famiglie,
contenenti, in particolare, iniziative educative, culturali e
ricreative.
“Lo schema di accordo approvato stamani dalla Giunta regionale –
spiega la presidente della Regione Umbria, Stefania Proietti – si
basa sulla volontà e necessità di individuare, quanto più
precocemente possibile, i diversi percorsi che il detenuto potrà e
dovrà seguire anche al termine della pena o alternativamente al
carcere. Solo così la restrizione può concretizzare il suo vero
senso che è quello della riabilitazione. Si tratta di mutuare una
progettualità sperimentale per delineare una modalità operativa
sostenibile poi nel lungo termine nei vari istituti di pena,
nell’ottica di una continuità tra carcere e territorio.
L’obiettivo finale sarà quello di incrementare, consolidare o
anche costruire ex-novo, rapporti di collaborazione strutturati
tra carcere e servizi territoriali per una presa in carico delle
persone detenute, affinché possano seguire percorsi tutelati
all’interno del territorio di appartenenza attraverso progetti di
inserimento in strutture residenziali o di trattamento
ambulatoriale territoriale, in collaborazione con i servizi di
riferimento”.
I fondi previsti, 92.408,35 euro, saranno utilizzati per
l’implementazione di diverse figure professionali che operino
all’interno della struttura carceraria e che possano essere il
trait d’union tra carcere e territorio.
Per lo svolgimento delle attività è prevista la riattivazione di
una cabina di regia, già istituita nel 2022 e integrata nella sua
composizione da tre membri con funzione decisoria, nonché da due
membri con funzione consultiva, il magistrato di sorveglianza
competente e il garante regionale per le persone private della
libertà personale.
Ig/nnn