
(AGENPARL) – Wed 26 March 2025 26/03/2025
COMUNICATO STAMPA
A 25 anni dalla grande piena del Po del 2000
In un seminario all’università di Parma il punto sui progressi fatti
e le strategie per tutelare il territorio
“Cosa ci hanno insegnato le piene del Po? A 25 anni dalla piena del 2000”: questo il titolo del
seminario tecnico-scientifico promosso da AIPo (Agenzia Interregionale per il fiume Po), Autorità di bacino distrettuale del fiume Po e Università di Parma che si è svolto stamattina presso il Campus Scienze e Tecnologie dell’Università di Parma.
Il seminario è stato organizzato nel 25° della grande piena del Po del 2000 ed è stata l’occasione per illustrare una pubblicazione sulle piene del Grande Fiume curata dal geom. Lino Coratza, già dipendente del Magistrato per il Po (ora AIPo).
Dopo i saluti di Gianpaolo Bottacin, Assessore all’Ambiente e Protezione civile della Regione Veneto e Presidente del Comitato di indirizzo AIPo, e di Michele De Pascale, Presidente della Regione Emilia-Romagna, sono intervenuti Paolo Martelli, Rettore dell’Università di Parma, Alessandro Bratti e Andrea Colombo Segretario generale e dirigente dell’ Autorità di bacino distrettuale fiume Po, il Gianluca Zanichelli, Mirella Vergnani, Marco La Veglia, Massimo Gioana, Remo Passoni e Alberto Agnetti di AIPo (Agenzia Interregionale per il fiume Po), Paolo Mignosa dell’ Università di Parma, Elisa Comune di ARPAE, Lino Coratza, già funzionario del Magispo.
Nel suo saluto l’Assessore e Presidente AIPo Gianpaolo Bottacin ha sottolineato l’importanza del lavoro svolto dalle strutture tecniche al fine di fornire gli elementi indispensabili per assumere le strategie e le decisioni più corrette da parte dei livelli politico-amministrativi. Rispetto al 2000 i sistemi di previsione e monitoraggio hanno avuto un notevole sviluppo, ma occorre proseguire nelle attività di prevenzione e nelle opere di protezione.
Il Presidente Michele De Pascale ha evidenziato come nel territorio della regione Emilia-Romagna la gestione delle acque sia da sempre un tema fondamentale. Come dimostrato anche dalle alluvioni degli ultimi anni, la tutela del territorio dal dissesto idrogeologico – ha affermato – deve diventare una priorità nazionale, con la programmazione di adeguati finanziamenti.
Per Paolo Martelli, Rettore dell’Università di Parma, la collaborazione tra ricerca universitaria e lavoro degli enti tecnici è estremamente importante, sia per capire come incrementare la sicurezza dai fenomeni alluvionali, sia per affrontare i periodi siccità, in un contesto di conclamato cambiamento climatico.
Il segretario generale AdbPo Alessandro Bratti ha affermato che gli odierni quadri conoscitivi tecnico-idraulici ci consentono di comprendere innanzitutto dove intervenire e quali siano le opere strategiche più efficaci; questo monitoraggio costante del bacino idrografico del Po e dei suoi affluenti, unitamente alla modellistica avanzata, permette una proficua prevenzione sia in fase di pianificazione che di realizzazione delle opere più adeguate di mitigazione del rischio”.