
(AGENPARL) – Tue 25 March 2025 *Carceri in Abruzzo al collasso, Giovani Democratici: mentre Pescara
affronta una situazione critica, un altro suicidio a Castrogno. Servono
interventi urgenti*
Il Consiglio comunale straordinario sul carcere di Pescara ha messo in
evidenza una situazione drammatica e insostenibile.
Il sovraffollamento, la carenza di personale, i problemi strutturali e
l’elevata presenza di detenuti con problemi psichiatrici rendono il carcere
di San Donato un luogo di sofferenza, anziché uno spazio in cui la pena
possa avere una funzione rieducativa, come previsto dall’articolo 27 della
Costituzione.
Non possiamo ignorare il rischio che un approccio esclusivamente
securitario comprometta il ruolo rieducativo del carcere, trasformandolo in
un luogo di emarginazione anziché di reinserimento nella società. La
detenzione deve essere uno strumento di recupero.
Per questo chiediamo che il Comune di Pescara si assuma la responsabilità
di coordinare, insieme alle realtà del terzo settore, percorsi alternativi
alla detenzione per chi ne ha diritto, affinché si costruiscano opportunità
reali di reinserimento.
Allo stesso tempo, serve un impegno concreto per colmare la gravissima
carenza di personale – mancano 65 unità tra agenti e operatori – e per
garantire il necessario supporto sanitario, visto che il carcere di Pescara
è l’unico in Abruzzo e Molise a ospitare un reparto psichiatrico.
Le condizioni strutturali dell’istituto richiedono interventi immediati:
frequenti allagamenti, gravi problemi di sicurezza e una presenza di
detenuti di gran lunga superiore alla capienza consentita impongono una
revisione urgente della struttura.
È necessario avviare una perizia approfondita per valutare tutte le
criticità e aprire un confronto serio sulla manutenzione ordinaria e
straordinaria dell’edificio.
Poche ore dopo la discussione in Consiglio comunale, un altro drammatico
episodio ha colpito il sistema penitenziario abruzzese: un detenuto si è
tolto la vita nel carcere di Castrogno, a Teramo. Un’altra tragedia che si
aggiunge alle tante già avvenute nelle carceri italiane dall’inizio
dell’anno e che conferma l’urgenza di intervenire. Il sovraffollamento, la
mancanza di cure adeguate e l’assenza di reali percorsi di reinserimento
stanno trasformando il carcere in un luogo di abbandono e disperazione.
Questa ennesima morte non può essere ignorata. Chiediamo che il Governo
nazionale, regionale e cittadino si impegni seriamente riguardo alla
problematica delle condizioni carcerarie in Abruzzo, partendo dal carcere
di Pescara e da tutti gli istituti della regione.
In prospettiva, va programmata una delocalizzazione del carcere di Pescara,
in un’ottica che garantisca sicurezza ma anche condizioni dignitose di
detenzione. Un tema che va affrontato anche nel contesto della futura Nuova
Pescara.
Il carcere non può essere un luogo di esclusione e degrado. Continueremo a
batterci affinché venga garantito il rispetto dei diritti dei detenuti e
affinché la pena non sia solo privazione della libertà, ma occasione di
riscatto.
Pescara, 25/03/2025
*Saverio Gileno*, Segretario regionale GD Abruzzo
*Claudio Mastrangelo*, direzione nazionale PD.
*Emanuele Castigliego*, Vicesegretario provinciale GD Pescara.
*Alessandro Capodicasa*, Segretario PD Castellammare.
*Dott. Saverio Gileno*