
(AGENPARL) – Tue 25 March 2025 https://www.aduc.it/articolo/avere+marcia+piu+secondo+cromosoma+che+aiuta+donne_38990.php
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Avere una marcia in più con X. Il secondo cromosoma che aiuta le donne
Cento anni fa l’aspettativa era di 50 anni, oggi è di 82 anni. Il salto straordinario nell’aspettativa di vita riflette i progressi che la società ha compiuto in termini di salute pubblica, tecnologie e qualità della vita.
E’ incredibile quanto siano cambiate le condizioni di vita nel corso di appena un secolo. Quello che oggi diamo per scontato – come il riscaldamento centralizzato, la refrigerazione e persino una dieta equilibrata – fino a decenni fa era considerato un lusso per pochi o addirittura un sogno. L’evoluzione tecnologica, insieme ai progressi nella medicina e nella scienza nutrizionale hanno trasformato radicalmente la qualità e l’aspettativa di vita. Il lavoro manuale definiva molte attività quotidiane, in contrasto rispetto al comfort al quale oggi siamo abituati. I progressi nella medicina, nell’analisi genetica e nella tecnologia abbiano, insomma, preso il posto della definizione di “sana e robusta costituzione” di un tempo.
In ciascuna delle nostre cellule ci sono 23 coppie di cromosomi, un paio delle quali sono chiamate sessuali perché determinano il sesso: quello femminile, individuato in XX, e quello maschile in XY. I cromosomi sono corpuscoli presenti in tutte le cellule degli organismi viventi e che accolgono il Dna che contiene le informazioni genetiche.
Uno studio dell’Università della California (Usa), pubblicato sulla rivista scientifica “Science Advances”, ha individuato nel secondo cromosoma X delle donne il motivo della loro maggiore longevità rispetto ai maschi e del minor declino cognitivo, in assenza di demenza. Questo cromosoma ritenuto “silenzioso” si attiverebbe, durante l’invecchiamento, nelle cellule dell’ippocampo, una regione del cervello importante per i processi relativi all’apprendimento e alla memoria.
Le donne vivono più a lungo degli uomini, in qualsiasi condizione socioeconomica e in tutto il mondo, il che suggerisce un contributo biologico comune alla longevità femminile. Questo vantaggio è osservato anche in altri mammiferi, come i topi. L’esperimento dell’aggiunta o rimozione del cromosoma X in questi animali evidenzia il ruolo della seconda X nel migliorare la cognizione, cioè i processi mentali che includono percezione, memoria, apprendimento, attenzione, ragionamento e risoluzione dei problemi.
I cromosomi sessuali svolgono un ruolo multifunzionale che va oltre la determinazione del sesso. Il contributo del cromosoma X alla resilienza femminile è particolarmente interessante: il secondo cromosoma X nelle donne sembra offrire un supporto genetico unico che favorisce una maggiore capacità di affrontare le sfide e ridurre il declino cognitivo legato all’età. Questa caratteristica biologica si riflette anche nella longevità superiore delle donne rispetto agli uomini. I cromosomi sessuali, oltre a influenzare la longevità, possono, avere effetti sulla resilienza, ovvero sulla capacità di affrontare le avversità, superare le difficoltà e adattarsi a situazioni sfidanti.
Il progresso nella durata e qualità della vita – attribuibile a migliori condizioni ambientali, alimentazione, tecnologia e farmaci – deriva quindi tanto dai fattori ambientali quanto da predisposizioni genetiche.
(Articolo pubblicato sul quotidiano LaRagione del 25 Marzo 2025)
Primo Mastrantoni, presidente comitato tecnico-scientifico di Aduc
COMUNICATO STAMPA DELL’ADUC
URL: http://www.aduc.it
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