
(AGENPARL) – Tue 25 March 2025 ROSINA (CNEL): UN PATTO GENERAZIONALE CHE PERMETTA AI GIOVANI DI SENTIRSI PROTAGONISTI
“La transizione demografica ha prodotto aspettative di vita molto alte ed è un fatto certamente positivo. Ma si riduce anche il numero di figli per donna. Tutti i Paesi europei sono scivolati sotto i 2 figli per donna e questo determina squilibri, che si accentuano nel tempo. L’Italia ha un livello particolarmente basso, sotto l’1,5. L’Italia, inoltre, è il primo Paese al mondo in cui gli under 15 sono diventati meno degli over 65. C’è un avvitamento verso il basso delle nascite. La popolazione si riduce lungo tre assi: giovani/anziani, nel Sud più che al Nord, e più nelle aree interne che nei grandi centri. L’asse più importante è il primo, perché determina gli altri due. La vera differenza dell’Italia rispetto al resto d’Europa non è la longevità ma la contrazione dei giovani. La leva è puntare su politiche per i giovani, per le famiglie, per la conciliazione, per valorizzare il capitale umano. Ed occorre accrescere il contributo e la partecipazione delle nuove generazioni. Solo investendo sulle nuove generazioni il sistema può reggere. Per questo serve un Patto generazionale, che permetta ai giovani di sentirsi protagonisti”. Così il consigliere del CNEL Alessandro Rosina, durante l’audizione presso la Commissione parlamentare di inchiesta sugli effetti economici e sociali derivanti dalla transizione demografica in atto.
MALLEN (CNEL): VALUTAZIONE IMPATTO GENERAZIONALE PER GARANTIRE EQUITÀ
“C’è indubbiamente un presentismo miope, che ci ha spinto a mettere in risalto, come CNEL, la necessità di una valorizzazione della Valutazione di Impatto Generazionale, quale strumento per garantire equità tra le diverse generazioni. La VIG nasce dall’esigenza di contrastare i divari e gli squilibri generazionali, attraverso politiche pubbliche capaci di intervenire sui bisogni e il benessere dei giovani. In Italia ci sono realtà territoriali virtuose, che hanno reso vincolante il rispetto della VIG, ma la strada da percorrere è ancora lunga. Il CNEL ha inserito la Valutazione di Impatto Generazionale nell’ambito della sua attività di iniziativa legislativa. È un percorso giusto che va implementato, definendo indicatori chiari sulle politiche pubbliche, realizzando modelli previsionali e mettendo a confronto le esperienze e le buone prassi dei Paesi europei”. Così la consigliera del CNEL Marcella Mallen, durante l’audizione presso la Commissione parlamentare di inchiesta sugli effetti economici e sociali derivanti dalla transizione demografica in atto.
Ufficio Stampa
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