(AGENPARL) - Roma, 25 Marzo 2025(AGENPARL) – Tue 25 March 2025 Interrogazione di Stefano Lisci (Pd), risponde la presidente Stefania
Proietti: “Previsto un concorso per reperire personale specializzato e
nuovi investimenti in apparecchiature mediche”
(Acs) Perugia, 25 marzo 2025 – L’Assemblea legislativa dell’Umbria ha
discusso oggi l’interrogazione a risposta immediata del consigliere Stefano
Lisci (Pd) su: “Situazione critica del Centro di riabilitazione di Trevi,
necessari interventi urgenti per il ripristino dei servizi, il potenziamento
della struttura e la riqualificazione/riattivazione della piscina”.
Illustrando l’atto ispettivo, Lisci ha spiegato che esso mira a chiarire:
“le unità di personale effettivamente presenti e operative all’interno
della struttura; il numero complessivo dei posti letto; le intenzioni della
Giunta riguardo al futuro del Centro, con particolare riferimento al
ripristino di tutti i posti letto e all’incremento del personale; se sono
previsti il ripristino delle attività di ricerca, l’utilizzo
dell’esoscheletro e la riapertura della piscina riabilitativa e, in caso
affermativo, se si è già pensato a un cronoprogramma; quali azioni concrete
si intendono intraprendere per garantire il pieno funzionamento e il
potenziamento del Centro di riabilitazione di Trevi, tutelando la qualità
dei servizi e le condizioni di lavoro del personale.
La capacità operativa del centro è stata drasticamente ridotta dal 2020,
passando da 35 a 14 posti letto, con conseguente trasferimento di personale.
In quello stesso periodo è stata anche di fatto chiusa la piscina posta al
servizio della struttura e fondamentale per l’attività di riabilitazione e
recupero degli utenti. Nonostante le dichiarazioni di riapertura e di
incremento dei posti letto, le segnalazioni, aggiornate ad ottobre 2024,
indicano un aumento effettivo di soli 3 posti. La piscina risulta ormai
abbandonata e per la sua riattivazione è necessario un profondo intervento
di riqualificazione. La mancanza di un numero di personale adeguato, la
sospensione delle attività di ricerca e la chiusura della piscina
riabilitativa compromettono la qualità dei servizi offerti. La situazione
attuale limita l’accesso alle cure per i pazienti e influisce negativamente
sulle condizioni di lavoro del personale. Il Centro di Trevi rappresenta un
modello di eccellenza sanitaria che va tutelato e potenziato”.
La presidente Proietti ha risposto che “la situazione attuale del personale
è: 8 medici, compreso il direttore, che garantiscono la copertura h 24 e
tutte le attività, 1 coordinatore infermieristico, 19 infermieri, 23 oss, 17
fisioterapisti, 4 logopedisti, 1 psicologia part time. Rispetto ai posti
letto, la struttura ha una potenzialità di 34 posti letto per la degenza, 16
per gravi cerebrolesioni acquisite, 18 per riabilitazione intensiva, 8 posti
letto per il day hospital riabilitativo. Ad oggi sono occupati 14 letti per
riabilitazione intensiva, 9 posti letto per gravi cerebrolesioni acquisite,
16 posti in regime di day hospital. Dal 2020 c’è stata la riduzione di
attività e posti letto a causa del covid, dei pensionamenti del personale
(non reintegrato), il trasferimento volontario o meno di alcuni dipendenti,
la difficoltà di reperimento del personale medico specializzato, legata
anche alla mancanza di una scuola di specializzazione in riabilitazione in