
(AGENPARL) – Mon 24 March 2025 *MILANO, SIRONI (M5S): CASO SAN SIRO VA NELLA SCIA DELLA CEMENTIFICAZIONE
SELVAGGIA DI QUESTI ANNI*
Roma, 24 mar. – “La questione dello stadio di San Siro sembra rientrare a
pieno titolo nella scia della cementificazione selvaggia a Milano. Dopo
anni di tira e molla, pare che la giunta comunale guidata dal sindaco Sala
intenda sostenere la vendita dello stadio di San Siro e aree limitrofe alle
squadre che vogliono costruire un nuovo stadio a fianco del tanto storico
quanto amato stadio Meazza che verrà quasi integralmente demolito. Il
cemento del nuovo stadio dovrebbe colare sui 55.000 mq del parco dei
Capitani, sottraendo per sempre e ancora una volta ai milanesi quel poco
verde che è rimasto. Il tutto per soddisfare gli appetiti speculativi dei
fondi che gestiscono le due squadre di Inter e Milan. Una volta c’era il
tifo per il calcio giocato, oggi c’è quello quotato in borsa. E il Comune
gioca la sua partita al ribasso, come di consueto. Ribasso tanto sfacciato
che la Procura di Milano ha aperto l’ennesimo fascicolo di indagine, benché
meramente esplorativa, per verificare se il prezzo di (s)vendita dello
stadio e aree limitrofe da parte del Comune alle squadre sia giusto o se
viceversa sia ravvisabile un danno per le casse del Comune e dei milanesi.
La valutazione complessiva fatta da Agenzia delle Entrate è infatti di 197
milioni, di cui circa 124 milioni per le aree circostanti (280.000 mq) e
circa 73 milioni euro per lo stadio, da cui bisogna dedurre i costi di
demolizione dello stadio pari a 80 milioni di cui si farà carico il Comune
per la rimozione delle macerie da demolizione e le bonifiche. L’Agenzia ha
applicato in accordo col Comune un sistema che parte da dati che potrebbero
non essere corretti. Appare infatti troppo bassa la valutazione delle aree
al prezzo di € 448 al mq. e non vengono considerati i danni per la
dismissione di un bene che produce un reddito e la distruzione di un parco
comunale, facendo un regalo a società possedute da fondi stranieri. Il dato
politico è che l’attuale classe dirigente opera come se fosse “padrona”
della città, senza alcun rispetto per quanti denunciano i continui errori
che puntualmente vengono poi confermati dell’operato della magistratura.
Milano non è proprietà del Sindaco. Milano è dei milanesi. Milano ha
un’anima che deve essere ascoltata, conosciuta e rispettata prima e anche