
(AGENPARL) – Mon 24 March 2025 **Maltempo, Giani: “Subito l’emergenza nazionale, dieci giorni per
riaprire la Sr 302”**
/Scritto da Alessandro Federigi, lunedì 24 marzo 2025 alle 17:50/
“Nell’Alto Mugello c’è una situazione di chiaro disagio e sofferenza e
ancora ieri ho visitato i Comuni di Firenzuola, Palazzuolo sul Senio e
Marradi. Stiamo intervenendo a loro supporto, verificando la situazione
delle frane locali e le necessità di recupero. Voglio subito lanciare un
messaggio chiaro: non permetteremo che la strada regionale 302, che è
l’asse fondamentale di collegamento con Marradi, possa rimanere chiusa fino
a settembre, e lo dico rispetto a voci che si sono create. Non lo
permetteremo assolutamente”.
Così il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, a margine di un
incontro cui ha partecipato in mattinata a Sesto Fiorentino.
“Ho già mobilitato i miei dirigenti – ha proseguito – e domattina farò
un nuovo sopralluogo con loro per verificare frana per frana come possiamo
intervenire con urgenza: il mio obiettivo è rendere percorribile la
strada, magari con passaggi a senso unico alternato, nell’arco di 10
giorni. Non si può avere un Comune come Marradi separato dalla Toscana e
allora la Regione interviene in prima persona per garantire ai cittadini di
Marradi tutto questo. Mi auguro – ha detto ancora Giani – che altrettanto
facciano le Ferrovie perché non è assolutamente pensabile il
rallentamento dei lavori sulla Faentina, che devono ripartire perché il
trasporto pubblico su ferro in questa area ha una valenza assolutamente
strategica. Mercoledì (dopo domani) nell’incontro che ho organizzato con
tutti i sindaci del Mugello, parleremo del piano speciale per il Mugello.
Un piano rispetto al quale la Regione avrà un ruolo da protagonista,
verificando come mettere insieme le risorse necessarie per individuare
interventi specifici che anticipino il PAC, il Piano di adattamento ai
cambiamenti climatici, per l’area del Mugello e dell’Alto Mugello.
Il presidente Giani è tornato anche sulla richiesta avanzata nei giorni
scorsi di dichiarare per le zone colpite dal maltempo l’emergenza
nazionale. “Il capo del Dipartimento nazionale Ciciliano, nell’incontro
del 16 marzo, ci propose di attendere gli sviluppi della successiva
perturbazione attesa, anche se per me lo stato d’emergenza poteva essere
attivato subito e, sotto questo aspetto, mi ero mosso dichiarando lo stato
d’emergenza regionale. Ho comunque ascoltato, con spirito di collaborazione
istituzionale, le considerazioni di Ciciliano, ma è evidente che da oggi,
visto che è cessata quella che poteva presentarsi come un’ulteriore
emergenza maltempo, mi rimetterò a sollecitare l’intervento di carattere
nazionale, perché è così palese che i danni che abbiamo subito
richiedono il riconoscimento dello stato d’emergenza nazionale in
considerazione che il Mugello, in due anni e mezzo, ha subito gli effetti
di cinque grandi calamità. La prima – ha ricordato – quella del 15 maggio
del 2023, la seconda nel settembre del 2023 con il terremoto. E poi,
ancora, il Mugello subì danni nel settembre del 2024 e ancora nelle
devastazioni di fine anno e quest’ultima ondata: insomma cinque volte in
due anni e mezzo. Noi ci mettiamo mano – ha concluso – ma è necessario
avere un riconoscimento dal governo come lo stato di emergenza nazionale.
È stato riconosciuto ad altre realtà con danni meno gravi”.