
(AGENPARL) – Mon 24 March 2025 CIHEAM BARI
c o m u n i c a t o s t a m p a
24 marzo 2025
Il CIHEAM Bari, partner del Bif&st, ospita la giuria del concorso Meridiana
Il CIHEAM Bari, partner della sezione Meridiana del Bif&st, ospiterà domani, 25 marzo alle ore 11.30, la delegazione della giuria del concorso internazionale dedicato ai film in anteprima italiana provenienti dai Paesi del Mediterraneo. L’incontro rappresenta un’importante occasione di confronto su visioni e valori condivisi, perfettamente in linea con la missione dell’Istituto: costruire ponti tra le sponde del Mediterraneo attraverso conoscenza, cultura e dialogo.
La delegazione sarà composta da figure di spicco del panorama culturale e cinematografico internazionale. Il presidente della giuria, Tahar Ben Jelloun, scrittore francese di origine marocchina, guiderà il gruppo formato dalla regista siriana Soudade Kaadan, nata in Francia e residente a Londra, dalla comparatista e italianista Nadine Wassef dell’Ain Shams University del Cairo, dal regista italo-albanese Roland Sejko, direttore della redazione editoriale dell’Archivio Storico Luce a Roma, e dalla sceneggiatrice e critica cinematografica Antonella Gaeta. Sarà inoltre presente il critico cinematografico, giornalista e saggista Oscar Iarussi, direttore artistico del Bari International Film & TV Festival (BIF&ST). Ad accogliere la delegazione sarà il direttore del CIHEAM Bari, Maurizio Raeli.
Dopo la visita al Campus, i membri della giuria avranno l’opportunità di incontrare funzionari e borsisti provenienti da diversi Paesi del Mediterraneo.
Le proiezioni del concorso Meridiana si svolgono al Kursaal Santalucia e saranno valutate dalla giuria internazionale di cineasti e studiosi mediterranei. Saranno assegnati cinque riconoscimenti: miglior film, miglior regia, miglior attore, miglior attrice e miglior contributo tecnico.
Il nome della sezione Meridiana trae ispirazione dalla figura di Albert Camus e dal saggio Il pensiero meridiano del sociologo barese Franco Cassano, scomparso nel 2021. In quest’opera, Cassano postula la necessità di “pensare la frontiera”, reinterpretando le metafore letterarie di Camus, Pasolini e Angelopoulos e rifiutando l’idea di un Sud stereotipato tra “paradiso turistico e incubo mafioso”. In suo onore è stato istituito il Premio Meridiana “Franco Cassano” per il miglior film, a riconoscimento del pensiero e dell’eredità culturale del grande intellettuale barese.