
(AGENPARL) – Mon 24 March 2025 https://www.aduc.it/articolo/dazi+cattivi+quelli+altri+dazi+buoni+quelli+nostri_38987.php
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Dazi cattivi quelli degli altri, dazi buoni quelli nostri? Il dubbio Mattarella
“I mercati aperti corrispondono a due interessi vitali: la pace e i nostri interessi vitali di esportazione. I dazi creano ostacoli ai mercati, alterano il mercato, penalizzano i prodotti di qualità e questo per noi è inaccettabile ma dovrebbe essere per tutti i Paesi del mondo inaccettabile. Una collaborazione su regole leali è indispensabile. La risposta non sono i dazi ma le regole da far rispettare”.
Chi ha pronunciato queste parole? Uno studente di economia appassionato dopo aver dato un esame sul liberismo economico?
No. E’ il presidente della nostra Repubblica, Sergio Mattarella, in un’occasione pubblica oggi (Ansa).
Ma dice le stesse cose del “segaiolo” liberista Javier Milei? Speriamo di no, perché il presidente argentino dice questo tipo di cose, ma nel suo quotidiano è tra i più fedeli seguaci dei più tenaci sostenitori di dazi, modello Trump. Dazi che, come ci insegna anche il presidente Mattarella, sono solo negativi.
Un’osservazione, però: perché ora l’Italia si appresta a mettere dazi in risposta agli Usa, anche se uno dei vicepresidenti del consiglio dei ministri sostiene che i dazi Usa sono belli per definizione? E perché sta per fare altrettanto l’Unione Europea, dopo che, per esempio, ha già in essere dazi fino al 45% per i veicoli elettrici cinesi?
Ci viene un dubbio, molto politico. Non è che i dazi degli altri sono cattivi, mentre quelli propri sono buoni? Che se così fosse… diciamo che non abbiamo capito nulla.