
(AGENPARL) – Mon 24 March 2025 Bielorussia, Terzi (FdI): sostegno a cittadini bielorussi democratici
“Il 25 marzo 1918 la Repubblica Popolare Bielorussa proclamava la sua indipendenza dalla Russia, marcando la volontà di intraprendere un cammino separato da quello della Russia. Oggi, alla luce della repressione e della sottomissione strutturale di Minsk a Mosca, esprimiamo sostegno e solidarietà a tutti i cittadini bielorussi democratici che celebrano una data divenuta un simbolo di libertà e democrazia contro l’oppressione e la tirannia sovietica a cui è seguita quella del dittatore Alexander Lukashenko che dal 1994. Come affermato da Sviatlana Tsikhanouskaya, presidente del Gabinetto di Transizione Bielorusso in esilio, la Bielorussia è vittima dell’occupazione strisciante della Russia ed è stata trascinata nella guerra criminale di Putin contro l’Ucraina. Ma la Bielorussia non è la Russia: la Bielorussia è l’Europa. E i bielorussi anelano alla libertà. Di recente, la presidente Tsikhanouskaya è stata protagonista di una conferenza internazionale, organizzata a Roma con il sostegno dell’Intergruppo parlamentare di amicizia del popolo bielorusso, al termine della quale è stata lanciata la Dichiarazione di Roma. Sottoscritta da parlamentari e personalità provenienti da tutta Europa, la dichiarazione condanna la repressione di Lukashenko, le elezioni dello scorso gennaio caratterizzate da massicci brogli come l’esclusione dei candidati dell’opposizione, gli arresti arbitrari e l’incarcerazione di oltre 1200 prigionieri politici, la russificazione della Bielorussia. La Dichiarazione sostiene altresì la volontà di intraprendere al più presto il cammino verso la libertà e il diritto del popolo bielorusso a scegliere democraticamente i propri rappresentanti. L’importanza della scelta di campo europea del governo bielorusso in esilio è emersa chiaramente anche nei dibattiti in quasi tutti i quindici Paesi europei che per decenni hanno subito l’occupazione sovietica e che, a seguito del crollo dell’URSS, hanno raggiunto la libertà e democrazia. L’UE e gli Stati membri hanno deciso e annunciato, in sede di Consiglio europeo, l’avvio di indagini approfondite sulle gravi violazioni dei diritti umani commessi in Ucraina dall’esercito russo con la diretta assistenza e la piena complicità delle autorità bielorusse. Non soltanto collaborazione militare nell’invasione dell’Ucraina: Lukashenko ha contribuito alla deportazione di migliaia di bambini e minori ucraini in Bielorussia e Russia. Su questo ed altri crimini contro l’umanità, lo scorso Consiglio europeo ha ribadito il forte impegno dell’UE a fare luce sulle responsabilità per i crimini di guerra e gli altri crimini più gravi commessi in relazione alla guerra di aggressione della Russia. In questo contesto, i progressi compiuti verso l’istituzione di un Tribunale speciale per il crimine di aggressione contro l’Ucraina, nel quadro del Consiglio d’Europa, rappresentano un passo importante. I meccanismi di giustizia internazionale sono stati attivati a seguito dei massacri delle forze di occupazione russe a Bucha nell’aprile 2022 quando l’allora Alto Rappresentante e Vice-Presidente della Commissione europea Josep Borrel, dichiarò che ‘non può esserci impunità per i crimini di guerra’. Sostenere una Bielorussia libera e democratica non è carità, è un investimento nella pace e nella sicurezza per l’Europa intera. È la migliore garanzia di sicurezza per l’Ucraina e l’Europa. Buon 25 marzo al popolo bielorusso!”.
Lo dichiara il senatore di Fratelli d’Italia, Giulio Terzi, presidente della commissione Politiche Ue di Palazzo Madama.
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Fratelli d’Italia
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