
Nel panorama massonico italiano e internazionale, emergono talvolta situazioni che sollevano interrogativi sulla coerenza delle affiliazioni e sulle relazioni tra le diverse obbedienze. Un caso recente riguarda la Loggia Heredom 1224 all’Oriente di Cagliari, appartenente al Grande Oriente d’Italia (GOI), e la Loggia Italia 2687 di Londra, che opera sotto il registro della Gran Loggia Unita d’Inghilterra (UGLE).
Secondo il documento di convocazione della prossima Tornata Rituale della Loggia Heredom, in programma per il 28 marzo 2025, tra i lavori previsti vi è la cerimonia di affiliazione del Ven. Fr. A. La particolarità di questa affiliazione risiede nel fatto che A è l’immediato ex Maestro Venerabile della Loggia Italia 2687 di Londra, un’officina regolarmente iscritta nel registro della UGLE. L’affiliazione di A. è stata votata in Loggia aperta il 21 marzo 2025, rendendo effettivo il suo passaggio nella Loggia Heredom del GOI.
A rendere il quadro più interessante è un ulteriore dettaglio emerso dalla ricerca sulla Loggia Italia 2687. Nella home page del sito ufficiale compare una foto dei Fratelli della Loggia, nella quale è chiaramente visibile il Gran Maestro della Gran Loggia Regolare d’Italia (GLRI), , che indossa il collare distintivo del suo ruolo. La presenza di Venzi nella Loggia Italia 2687 di Londra solleva alcuni interrogativi, dato che la GLRI e il GOI non intrattengono rapporti ufficiali di riconoscimento reciproco.
La questione principale riguarda la coerenza delle affiliazioni. Il GOI, storicamente, non riconosce la GLRI e non ha relazioni ufficiali con essa. Tuttavia, A., proveniente dalla Loggia Italia 2687 della UGLE, sembrerebbe aver lavorato fianco a fianco con Venzi, Gran Maestro della GLRI. Questo scenario porta a chiedersi come sia possibile che il GOI consenta l’affiliazione di un Fratello che ha operato in una Loggia frequentata da esponenti della GLRI, in un contesto in cui le relazioni tra le due obbedienze non sono formalmente riconosciute.
Sebbene non vi sia alcun impedimento formale all’affiliazione di un Fratello proveniente dalla UGLE al GOI, resta aperta la questione della compatibilità tra i principi di riconoscimento e di relazione tra le varie obbedienze. Questo caso potrebbe suggerire un’evoluzione nelle dinamiche tra le principali organizzazioni massoniche operanti in Italia e all’estero, o semplicemente rappresentare un’eccezione dettata da circostanze particolari.
La massoneria, come istituzione iniziatica, si basa su principi di fratellanza e rispetto delle regole interne. Tuttavia, episodi come questo invitano a riflettere sulle reali dinamiche di affiliazione e sulle implicazioni che esse possono avere nell’equilibrio delle relazioni inter-obbedienziali.