
(AGENPARL) – Fri 21 March 2025 Quartieri, territori, campagna: obiettivi comuni e sviluppo locale. A Perugia la firma dell’accordo tra Cia Umbria e la Food coop BiràCia Umbria e Birà Food Coop firmano un protocollo per lo sviluppo di filiere e territori. L’obiettivo è quello di promuovere un rapporto stabile tra produttori e consumatori, basato su fiducia, trasparenza e reciprocità
PERUGIA – Un modello di sviluppo che tiene insieme territori, quartieri e campagna. Una visione partecipativa, e trasparente che mette insieme gli interessi di chi produce e chi compra, in altre parole dei piccoli agricoltori e dei cittadini consumatori.
È stato siglato, giovedì 20 marzo, a Perugia, presso la sede Cia Umbria l’accordo di partnership strategica e operativa tra Cia Umbria, presente il presidente regionale e vice presidente nazionale Matteo Bartolini, e Birà Food Coop, rappresentata da Giorgio Vicario e Giordano Stella, rispettivamente presidente e responsabile scientifico della cooperativa, nata da poco in via Birago a Perugia, che riunisce alcuni residenti e che è nata con l’obiettivo di aprire il primo mercato collaborativo in città. Si tratta di uno dei primi accordi di questo tipo in Italia, con ricadute sia in termini di filiere che di rigenerazione urbana
Filiera corta, trasparenza, qualità e comunità sono i valori fondamentali alla base della nuova collaborazione tra Cia Agricoltori Italiani dell’Umbria e la Food Coop Birà. Un accordo sottoscritto ieri che si traduce in un impegno concreto a favore dei prodotti locali, promuovendo un commercio equo e sostenibile che mette al centro i produttori umbri e i consumatori. «Sin dall’inizio abbiamo creduto e sostenuto questo progetto, perché si allinea perfettamente con i nostri valori ha dichiarato Matteo Bartolini. Questo protocollo rappresenta per i nostri agricoltori una straordinaria opportunità di entrare in contatto diretto con i consumatori, offrendo prodotti tracciabili e di altissima qualità. Se da una parte il consumatore potrà accedere a prodotti della filiera corta, agli agricoltori sarà riconosciuto e valorizzato il giusto ritorno economico per il loro impegno».