
In riferimento alle dichiarazioni della consigliera regionale Serena Pellegrino di Alleanza Verdi sul segretario regionale Tamaro, il segretario nazionale del Sap, il sindacato autonomo di polizia Stefano Paoloni ha dichiarato quanto segue:
“Il nostro è uno stato di diritto e gli operatori delle forze dell’ordine hanno il dovere di far rispettare le regole, per cui dalle istituzioni e dai suo rappresentanti ci si aspetta che vengano individuati gli strumenti che ci consentono di garantire la convivenza civile a tutti gli appartenenti ad essa. La sicurezza non ha, nè può avere un colore politico, e chi ha un ruolo istituzionale deve occuparsene, senza pregiudizio alcuno. IL Sap-prosegue Paoloni- da oltre 10 anni invoca l’uso delle telecamere sulle divise ma non solo, anche in tutti gli ambienti in cui si trovano persone sottoposte a misure di polizia, per evitare denunce strumentali e per creare un clima sereno nell’agire quotidiano delle forze dell’ordine. Nel 2024 i feriti tra gli operatori di polizia impiegati nell’ordine pubblico sono aumentati del 127 per cento, un dato significativo che dimostra che nelle manifestazioni operano i “professionisti del disordine” il cui unico scopo è creare incidenti e disordini. Le forze di polizia hanno il dovere di permettere a chiunque di manifestare le proprie idee, ma nei modi civili previsti dalla nostra carta costituzionale ossia pacificamente e senza armi.
Il sindacato è contrario invece ai numeri identificativi sulle uniformi perché questo è un modo desueto e pericoloso e può essere strumentale per trasformare in facili bersagli gli operatori che sulle strade lavorano quotidianamente per garantire a tutti i cittadini la loro sicurezza. Da chi rappresenta le istituzioni-conclude Paoloni – ci si aspetta una presa di distanza netta dai violenti e non la criminalizzazione delle forze di polizia che scendono in strada per garantire invece la sicurezza dell’ordine pubblico.”