
“Bugie coloniali”: è il nome della “trilogia” libraria che Alberto Alpozzi, divulgatore storico del sito L’Italia Coloniale – La storia delle colonie italiane raccontata dai documenti presenterà a Milano sabato 29 marzo 2025 alle ore 16.00 presso Avamposto in via G. Govone n. 35. L’iniziativa culturale è organizzata dalle Associazioni Memento e Continuità.
Obiettivo della conferenza è quello di smascherare, con dovizia di documentazione storica che l’Autore nel corso di più di un decennio di ricerca ha reperito e ricostruito, la vulgata “politicamente corretta” che una storiografia militante sta cercando di imporre sul colonialismo italiano e sul periodo della colonizzazione.
«Una sorta di bulimia editoriale – spiega Alpozzi – strenuamente sente la necessità di indicarci chi siano i buoni e i cattivi e lo fa utilizzando la menzogna per convincerci della bontà delle opinioni di chi ha la presunzione di fare storia rifiutando a priori il ricorso alle prove documentaristiche e negando e censurando qualsiasi confronto per timore di essere smentito.
Infatti anche in questa occasione mi preme invitare chiunque abbia posizione discordanti e senta la necessità di portare documenti e prove a sostegno delle proprie tesi per un dibattito pubblico e costruttivo».
Nonostante le ammissioni alle quali fu costretto Angelo Del Boca (di fronte agli studi di Federica Saini Fasanotti nel 2011 sulle operazioni di polizia coloniale italiana) le sue opinioni vengono ancora oggi presentate come “scientifiche” pur fondandosi su una lettura ideologica dei suoi promotori.
«Il perseverare da parte di una certa élite – conclude Alpozzi – nel divulgare mistificazioni mai supportate da prove e fonti con la sprezzante pretesa che vengano accettate sulla parola è intollerabile.
L’editoria italiana è costellata da sempre nuovi testi con citazioni, virgolettati e rimandi derivanti mai da una ricerca originale o reale verifica. Brillano le posizioni anti-italiane ritenute troppo spesso esaltanti ed encomiabili di libri opportunisti e ipocriti».
Le nostre associazioni sono dunque onorate e liete di offrire i propri spazi ad Alberto Alpozzi, non solo per la validità dei suoi studi e delle sue pubblicazioni, ma soprattutto per la missione di verità storica che imprime la sua attività pubblicistica e storiografica.
