
(AGENPARL) – Fri 21 March 2025 Gruppo PD: “Coletto smentisce la propaganda che la destra sta producendo
per nascondere il proprio fallimento e la propria incapacità, di fronte ad
un disavanzo economico di 243 milioni di euro”
(Acs) Perugia, 21 marzo 2025 – “L’ex assessore regionale alla Sanità,
Luca Coletto, il veneto mandato da Salvini a commissariare Tesei, smentisce
la propaganda che la destra, in questi giorni, sta producendo per nascondere
il proprio fallimento e la propria incapacità, di fronte ad un disavanzo
economico di 243 milioni di euro”. Così in una nota il gruppo del Partito
democratico, commentando “le parole di Coletto che, in un sol colpo,
seppellisce la retorica della destra e certifica quanto la scorsa legislatura
la destra sia rimasta bloccata per colpa dei veti incrociati”.
“Coletto – spiega il gruppo del Pd – con un candore impressionante e non
senza malizia, come una persona che ha qualche sassolino dalle scarpe da
togliersi, confessa che se il Piano regionale sanitario fosse stato
approvato, la situazione della sanità umbra sarebbe già stata diversa e i
conti sarebbero tornati a posto. Coletto aggiunge poi che il Piano sanitario
era pronto e dice che quello che doveva fare, lui lo aveva fatto. Peccato che
gli umbri lo stiano ancora aspettando e la sanità è andata avanti, senza
una rotta e senza una guida stabile. Da qui quello che i cittadini e le
cittadine hanno toccato: liste d’attesa, fuga di medici e conti fuori
controllo. Proprio Coletto, così, dimostra che ‘il re è nudo’ e che la
destra è ormai persa nel labirinto di bugie che essa stessa ha creato”.
“Un cortocircuito dove la destra umbra è finita – continua il Pd -, viene
sconfessata dal proprio assessore, quello stesso assessore difeso fino
all’ultimo dagli appetiti di alcuni componenti dell’allora maggioranza.
Ma non basta, perché la destra oggi si distingue per l’ennesima battaglia
persa, che testimonia la confusione che regna da quelle parti. Contestare il
metodo del report dell’Advisor e non il merito è l’evidenza di quanto si
cerchino pretesti per occupare spazi comunicativi, più che affrontare un
serio esame di coscienza, in primis – concludono i consiglieri Dem – sul
motivo per il quale gli umbri gli abbiano chiesto di occupare, per i prossimi
cinque anni, il ruolo di opposizione”. RED/as
link alla notizia: http://consiglio.regione.umbria.it/node/79949