
Si è concluso con successo l’evento “International Living Lab for Building Back Better”, un’importante occasione di confronto e approfondimento sui temi della ricostruzione post-sismica, che ha permesso ai partecipanti di esplorare da vicino i territori colpiti dal sisma del 2009, con visite guidate a Sant’Eusanio Forconese, Fossa e alla frazione di Casentino. L’iniziativa ha coinvolto istituzioni, università e associazioni, e ha visto protagonisti 60 studenti e docenti provenienti da università italiane ed europee, impegnati nella ricerca e nello studio di progettazione di nuovi spazi ed edifici pubblici utili alla ricostituzione del tessuto sociale a beneficio delle comunità locali.
L’iniziativa, promossa nell’ambito del programma Erasmus+ e supportata dalle Università Federico II di Napoli, la Faculté polytechnique di Mons (Belgio), la National Technical University di Atene e l’École nationale supérieure d’architecture di Parigi-Belleville, ha interessato i Comuni di Sant’Eusanio Forconese e di Fossa, con il sostegno istituzionale dell’Ufficio Speciale Ricostruzione Cratere (USRC).
L’evento, che si è svolto nella Sala Polifunzionale di Fossa dove per l’occasione è stata allestita la mostra “Pro-iettare scenari: scale, temporalità, memorie e attori per nuovi possibili progetti di ricostruzione”, a cura dell’artista Francois Poubeau, si è aperto con i saluti istituzionali del Senatore Guido Quintino Liris, della Prof.ssa Angela D’Agostino, docente all’Università di Napoli Federico II, e della Prof.ssa Sarra Kasri dell’ École Nationale Supérieure d’architecture de Paris-Belleville, e della Prof.ssa Eleftheria Tsakanika della NTU of Athens.
A seguire la tavola rotonda “Ricostruzione: scale e temporalità molteplici”, a cui hanno preso parte il Prof. Giovangiuseppe Vannelli dell’Università di Napoli Federico II, la Sindaca del Comune di Sant’Eusanio, Deborah Visconti, il Sindaco di Fossa Fabrizio Boccabella, l’ing. Raffaello Fico, Titolare dell’Ufficio Speciale per la Ricostruzione dei Comuni del Cratere, la Soprintendente alle Belle Arti per la provincia dell’Aquila e Teramo, l’arch. Cristina Collettini, e ancora i rappresentanti delle associazioni CASA – Cosa Accade Se Abitiamo, di Padova, Te.co. Territorio e Comunità e VIVIAMOLAq.
“Questo evento rappresenta un’opportunità straordinaria per il nostro territorio poiché il lavoro congiunto tra studenti, accademici e istituzioni permette di sviluppare soluzioni innovative per una ricostruzione che vada oltre il semplice ripristino edilizio, puntando a un effettivo miglioramento della qualità della vita e della coesione sociale”, ha dichiarato la Sindaca di Sant’Eusanio Forconese Debora Visconti.
“In un periodo di forte accelerazione della ricostruzione materiale, la collaborazione con enti e istituzioni diventa fondamentale per avviare processi di rinascita e valorizzare il futuro delle nostre comunità. Questo impegno rappresenta un obiettivo imprescindibile per una governance efficace e sostenibile dei nostri territori”, prosegue ilSindaco di Fossa Fabrizio Boccabella.
“L’obiettivo di questo progetto è per noi fondamentale e si inserisce pienamente in quelle che sono le nostre priorità nei processi di ricostruzione, ora che quella materiale ed edilizia degli edifici, a quasi 16 anni dal terremoto sta volgendo fortunatamente al termine” spiega Fico. “L’ identificazione di spazi ed edifici pubblici disponibili da trasformare in spazi utili alle comunità implementa il valore sociale della stessa ricostruzione per restituire un’anima ai nostri Comuni”.
L’iniziativa ha confermato la necessità di un approccio condiviso e internazionale alla ricostruzione, capace di coniugare la storia con l’ innovazione e la partecipazione attiva delle comunità locali.

