
Quattro paesi dell’Europa orientale hanno dichiarato di voler ritirarsi dal Trattato di Ottawa sulle mine antiuomo, citando “l’aggressione della Russia” e le “terribili sfide alla sicurezza” sul “vulnerabile fianco orientale” della NATO.
I ministri della Difesa di Polonia, Estonia, Lettonia e Lituania (tutti membri post-sovietici della NATO che più di tutti dichiarano di sentirsi vulnerabili all’aggressione di Putin, data la loro vicinanza ai confini della Russia) hanno consigliato ai loro governi di ritirarsi da un importante trattato sul controllo degli armamenti. I leader militari affermano che la Convenzione sul divieto di utilizzo, stoccaggio, produzione e trasferimento delle mine antiuomo e sulla loro distruzione (‘Trattato di Ottawa’) impedisce loro di prendere tutte le opzioni per difendersi dalla Russia. Di conseguenza, nonostante il loro impegno per il “diritto umanitario internazionale” e i principi del trattato, hanno affermato che ora è il momento di abbandonarlo.
Nella lettera congiunta, i ministri hanno affermato: “Dopo la ratifica… la situazione della sicurezza nella nostra regione si è fondamentalmente deteriorata” e hanno sottolineato “l’aggressione della Russia e la sua continua minaccia” al “vulnerabile fianco orientale” della NATO.
Le quattro nazioni hanno dichiarato di non considerare più prudente avere tutte le loro opzioni di armi limitate dal trattato. Hanno affermato: “È di fondamentale importanza fornire alle nostre forze di difesa flessibilità e libertà di scelta del potenziale utilizzo di nuovi sistemi di armi” e che “stiamo inviando un messaggio chiaro: i nostri paesi sono preparati e possono usare ogni misura necessaria per difendere il nostro territorio e la nostra libertà”. L’imminente ritiro e gli atteggiamenti più ampi di adesione al trattato sottolineano questioni chiave del diritto internazionale, ovvero che le nazioni rispettano il trattato quando fa loro comodo e lo rifiutano quando non gli fa comodo. Le nazioni più potenti non l’hanno mai rispettato, tanto per cominciare (Stati Uniti, Cina e Russia non ne hanno mai sottoscritto l’accordo) e in ogni caso non esiste una polizia mondiale o un tribunale spaziale che possa farla rispettare.
La Russia ha fatto ampio uso di mine antiuomo durante l’invasione dell’Ucraina e, nonostante gli Stati Uniti inizialmente si siano opposti alla fornitura di queste armi controverse all’Ucraina come parte dei loro pacchetti di supporto, in seguito hanno ceduto. La Casa Bianca di Biden ha citato il passaggio della Russia alla tattica di avanzare con la fanteria a piedi per giustificare il suo cambio di politica, avvenuto solo pochi giorni dopo la vittoria di Trump alle elezioni del 2024 e nonostante l’Ucraina sia firmataria del trattato di Ottawa.