
Il 19 marzo 2025, il Presidente Mario Draghi è stato ascoltato in audizione al Senato per presentare il “Rapporto per il futuro della competitività dell’Unione Europea”, uno studio voluto dalla Presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen per delineare le strategie economiche e industriali necessarie ad affrontare le sfide globali. L’intervento di Draghi ha toccato temi cruciali come la transizione ecologica, l’innovazione digitale e la sicurezza geopolitica, mettendo in evidenza criticità e opportunità per il futuro dell’UE.
Per approfondire le implicazioni di questo rapporto e il dibattito politico che ne è scaturito, abbiamo intervistato l’Onorevole Marinella Pacifico, già Senatrice della Repubblica, Segretario di Schengen, Presidente UIP Italia-Tunisia e componente della Commissione Esteri. Attraverso il suo punto di vista, analizziamo il ruolo dell’Italia nelle dinamiche europee e le reazioni dei partiti politici alle proposte avanzate dall’ex Presidente del Consiglio.
Domanda. Il presidente Mario Draghi è stato ascoltato in audizione al Senato sul “rapporto per il futuro della competitività della Unione Europea”, cosa prevede lo studio commissionato dalla Presidente Ursula von der Leyen?
Marinella Pacifico. Il “Rapporto per il futuro della competitività dell’Unione Europea” è stato ritenuto necessario dalla presidente della Commissione Europea già prima delle elezioni UE e di quelle USA del 2024 in prospettiva dei probabili cambiamenti degli equilibri politici globali e con l’obiettivo di rafforzare la posizione competitiva dell’UE per evitarne l’isolamento e la sopraffazione da parte delle altre potenze internazionali. Così il documento mette a punto le strategie e le politiche fondamentali per affrontare la concorrenza internazionale, le trasformazioni tecnologiche e le sfide climatiche.
Domanda. In particolare su quale temi verte la competitività internazionale della UE?
Marinella Pacifico. Il presidente Draghi ha sviluppato lo studio su sette temi fondamentali: Innovazione e Digitalizzazione; Transizione Ecologica; Mercato Unico e Mobilità del Capitale; Politiche Industriali; Competenza e Educazione; Sicurezza e Stabilità Geopolitica; Sostegno alle PMI e Infrastrutture. Solo un approccio integrato di queste attività permetterà all’UE di affrontare le sfide globali.
Domanda. Parliamo dell’intervento a palazzo Madama del Presidente Draghi. Quali sono stati e passaggi salienti dell’audizione?
Marinella Pacifico. Un momento importante della relazione si è respirato quando il Presidente Draghi ha messo in luce il salasso del caro energia con costi elevati fino al 65% del gas all’ingrosso e le quotazioni dell’elettricità 2-3 volte più alte rispetto agli USA e in particolare in Italia dove nel 2024 i prezzi dell’elettricità sono stati superiori dell’87% rispetto alla Francia, del 70% rispetto alla Spagna e del 48% rispetto alla Germania con inevitabili aumenti delle bollette per famiglie e imprese. Una crisi che necessita soluzioni determinanti come il coordinamento della domanda di gas tra i Paesi UE e un’autonomia produttiva attraverso l’accelerazione delle fonti rinnovabili.
Domanda. Sicuramente in Italia la politica sarà d’accordo con queste soluzioni. Come hanno reagito i partiti?
Marinella Pacifico. In linea di massima sì, ma stupisce notevolmente che proprio il partito del M5S, che ha puntato la propria politica energetica e ambientale sulla transizione ecologica delle fonti rinnovabili, ora contrasti questa visione chiedendo di tornare all’acquisto di gas dalla Russia continuando la dipendenza da Putin. Del resto segnali contrastanti erano arrivati già dalla Sardegna a conduzione Todde con il rallentamento dei progetti sulle rinnovabili e la possibilità di riaccendere e potenziare gli inceneritori. Paradossale se si pensa che le dimissioni di Draghi come presidente del Consiglio e la conseguente fine anticipata della XVIII legislatura siano avvenute proprio per impedire l’uso dell’inceneritore a Roma.
Domanda. Il governo Meloni ha sposato le iniziative del Presidente Draghi riguardo il futuro della competitività UE?
Marinella Pacifico. Nonostante la Meloni sia stata all’opposizione durante il governo Draghi, sta portando avanti l’agenda di quel governo e condivide praticamente tutti i temi draghiani compreso il Rearm, che nel “Rapporto sul futuro della competitività dell’UE” è esposto come rafforzamento dei sistemi industriali e tecnologici, delle infrastrutture digitali e del coordinamento politico e economico nella prospettiva della sovranità economica europea. Il dibattito semmai riguarda la modalità di finanziamento se con il debito europeo o fuori dal vincolo di bilancio, lo vedremo già dalle conclusioni del Consiglio europeo dei prossimi due giorni.
Domanda. Il Rapporto del Presidente Draghi ha come obiettivo l’autonomia dell’Unione Europea, ma il rischio è la perdita di sovranità da parte dei Paesi aderenti. È una strategia pericolosa per i singoli Stati?
Marinella Pacifico. Economia e difesa comune renderanno forte l’Unione Europea solo se si riuscirà a centralizzare i sistemi di approvvigionamento superando il frazionamento nazionale che ci rende per tanti prodotti clienti degli USA. Come già accaduto per la moneta unica la perdita di sovranità nazionale andrà a vantaggio della sovranità condivisa. Del resto anche prima del 1861 si temeva l’unità d’Italia che gli ideali del Risorgimento avevano immaginato ma che poi una costituzione di garanzia dei diritti consolidò. Quindi partendo dalla certezza delle idee visionarie del Manifesto di Ventotene che si sono concretizzate con l’Unione Europea, basterà un soggetto politico costituzionalmente garantito per dissolvere tutte le perplessità. Checché ne dica la PdC Meloni, è questa l’Europa che verrà!
