
(AGENPARL) – Wed 19 March 2025 COMUNICATO STAMPA
ANCONA: SIGLATO IL PROTOCOLLO PER LA NUOVA SEDE DEGLI UFFICI GIUDIZIARI IN PIAZZA CAVOUR
Ancona avrà una nuova cittadella della giustizia moderna e più efficiente a servizio dei cittadini. È stato ufficialmente firmato questa mattina nella sede della giunta regionale a Palazzo Raffaello, alla presenza del Sottosegretario alla Giustizia on. Andrea Delmastro Delle Vedove, il Protocollo di Intesa per la riqualificazione dell’immobile di Piazza Cavour 21 (ex Inps), destinato a diventare la nuova sede degli Uffici Giudiziari della città. Qui troveranno sede la Corte di Appello, la Procura Generale della Repubblica e il Tribunale di Sorveglianza.
“Stiamo seguendo con la massima celerità uno sforzo ciclopico del Governo per invertire una tendenza e una rotta funesta del passato che era quella di dismettere edifici – ha spiegato il sottosegretario Delmastro Delle Vedove -. Questo è il primo edificio che viene riacquisito alla proprietà del Ministero della Giustizia. Lo abbiamo fatto alacremente. Oggi firmiamo un protocollo anche con il presidente della Regione Marche, col sindaco di Ancona, perché è un’operazione molto complessa che ha impegnato finora 7 milioni per l’acquisizione dell’edificio e che impegnerà una progettazione condivisa con il territorio per erogare i migliori servizi giudiziari. Oggi festeggiamo non solo la firma del protocollo ma la consegna da parte del Demanio al Ministero della Giustizia, con le chiavi affidate formalmente al presidente Catelli, tramite il presidente De Michele, che è a capo dell’edilizia giudiziaria, e che ha lavorato alacremente con il sindaco di Ancona Silvetti e con il presidente della Regione Marche Acquaroli, per questa prima grande rivoluzione che porteremo poi, dopo l’esperimento marchigiano anche in altre regioni d’Italia. Il presidente Acquaroli continua ad inviare richieste pragmatiche perché non è “mai sazio”. Al di là delle battute, è esattamente il segno della dimensione di un presidente della Regione che comprende che buona parte delle dinamiche avvengono dentro i confini regionali, però i picchi di crescita si realizzano interloquendo col Governo nazionale. Credo che questa capacità sia il segno distintivo di Acquaroli”.
“Voglio ringraziare tutti coloro che hanno lavorato per raggiungere questo obiettivo- così il presidente della Regione, Francesco Acquaroli – e che rappresenta anche un primato essendo il primo immobile che viene acquisito dal Ministero della Giustizia. Sappiamo quanto complesse siano le procedure da rispettare e il nostro impegno è quello di velocizzarle il più possibile per mettere in condizione gli uffici giudiziari di lavorare in condizioni dignitose in spazi adeguati. Un obiettivo che è anche di riqualificazione urbanistica perché coincide con il recupero di un immobile con cui si completa il ruolo di una piazza centralissima del capoluogo di Regione.
Siamo soddisfatti di quanto fatto e consapevoli che c’è ancora molto da fare, ma la firma del protocollo coincide anche con la consegna del cantiere e soprattutto con l’impegno di tutti i presenti a portare avanti un risultato di cui anche in questo caso le state Marche sono prime in Italia. Vogliamo consegnare quanto prima alla Corte di Appello, ad Ancona e alla comunità regionale una cittadella della giustizia all’altezza del proprio ruolo. Ringrazio il Sottosegretario e amico Andrea Del Mastro delle Vedove anche a nome di tutti i soggetti coinvolti per essersi fatto carico in prima persona dell’operazione coinvolgendoci e spingendo al massimo consapevole della priorità che il recupero del palazzo come sede della Corte d’Appello rappresenta per la nostra regione e per il capoluogo”.
“Questo è per noi un momento positivo – ha sottolineato il presidente della Corte di Appello Luigi Catelli – perché gli ambienti di lavoro rivestono un ruolo fondamentale per le attività che vi si svolgono. Ciò vale ancor più per un palazzo della Giustizia, un luogo simbolico e concreto della tutela dei diritti dei cittadini e della collettività. Siamo soddisfatti perché oggi la nostra sede di via Carducci è più confortevole e fruibile. Inoltre abbiamo gettato le basi per la realizzazione di una nuova struttura che unificherà gli uffici giudiziari – la Procura Generale, il Tribunale di Sorveglianza e la Corte d’Appello – attualmente dislocati nel tessuto cittadino. Questo nuovo edificio sorgerà nelle immediate vicinanze del Palazzo di Giustizia, dando vita a una vera e propria cittadella giudiziaria, che apporterà notevoli benefici in termini di funzionalità e prestigio”.
“Investire nell’edilizia giudiziaria significa investire nei servizi per i cittadini, un aspetto di fondamentale importanza – ha continuato il procuratore generale della Corte di Appello Roberto Rossi -. Inoltre, il recupero di un edificio di tale rilievo, rimasto a lungo inutilizzato nel cuore della città, rappresenta un valore aggiunto significativo. Questa operazione non solo ne migliorerà la funzionalità, ma contribuirà anche a valorizzare il decoro urbano”.
“La nostra missione è supportare le amministrazioni pubbliche nella realizzazione delle opere – ha specificato il provveditore regionale di Toscana Marche e Umbria Giovanni Salvia in rappresentanza del Ministero delle Infrastrutture – e anche in questo caso, siamo orgogliosi di contribuire a un progetto così rilevante per la città di Ancona e per l’intera regione. Metteremo il massimo impegno in questa iniziativa, perché si tratta di un’opera strategica. Sono lieto di poter mettere a disposizione delle amministrazioni pubbliche le nostre competenze amministrative in qualità di stazione appaltante. Oltre a svolgere questo ruolo per tutte le amministrazioni dello Stato, sviluppiamo anche collaborazioni sul territorio, perché per noi la sinergia rappresenta un valore fondamentale”.
“Si tratta – ha specificato il direttore generale Stefano De Michele per il Ministero della Giustizia – del primo acquisto da parte del Ministero della Giustizia, un processo che ha richiesto tempi tecnici, ma grazie a una forte sinergia con l’Agenzia del Demanio siamo riusciti ad iniziare questo percorso e a portarlo a compimento in tempi ragionevoli, senza mai fermarci. L’obiettivo del Ministero è garantire edifici adeguati alla funzione costituzionale che la giurisdizione svolge, e questo è solo il primo passo di un progetto più ampio. Seguiranno altre operazioni con la stessa logica: razionalizzare gli spazi e ripristinare alle città immobili funzionali e al servizio dei cittadini. Ora inizia la fase di progettazione, che verrà sviluppata in collaborazione con la Regione, il Provveditorato e con il pieno coinvolgimento dell’Ufficio Giudiziario, perché sono loro a conoscere al meglio le reali esigenze. Successivamente, procederemo con la gara d’appalto, utilizzando le risorse già programmate”.
“Quella di oggi è una giornata significativa – ha commentato il responsabile della Direzione Generale dell’Agenzia del Demanio Pierpaolo Russo – segnata dalla consegna dell’immobile al termine di un percorso di acquisizione reso possibile da un’eccellente sinergia tra il Ministero della Giustizia e l’Agenzia del Demanio. Questo evento rappresenta il primo risultato concreto nell’attuazione del ‘Piano Città degli Immobili Pubblici’ di Ancona. Il 28 febbraio abbiamo sottoscritto un’importante intesa con la Regione, il Comune, l’Autorità di Sistema Portuale e l’Università Politecnica, e oggi vediamo i primi frutti di questa collaborazione, a testimonianza di una visione strategica condivisa per il futuro del territorio”.
“Ringrazio in particolare il sottosegretario Delmastro per la grande attenzione nei confronti delle Marche e in questo caso di Ancona – ha detto il sindaco di Ancona Daniele Silvetti -. Parliamo di una iniziativa e di un investimento molto importante di cui c’era un gran bisogno e che risponderà alle esigenze degli operatori di giustizia e di tutti gli utenti. Si procede quindi al ripristino di uno dei dieci più importanti immobili della città in disuso e sarà compito della amministrazione comunale inserirlo compiutamente nel tessuto urbano dal punto di vista dei servizi”.
Il documento è stato sottoscritto tra il Ministero della Giustizia – Corte di Appello e Procura Generale della Repubblica di Ancona, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti – Provveditorato Interregionale Toscana Marche Umbria, la Regione Marche e il Comune di Ancona.
Il Protocollo di Intesa si inserisce in un’ottica di razionalizzazione e di abbattimento delle locazioni passive degli immobili in uso al Ministero della Giustizia, con l’obiettivo di garantire il corretto funzionamento degli Uffici Giudiziari di Ancona.
L’edificio, acquistato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze dalla società Investire Società di Gestione del Risparmio S.P.A con atto notarile del 21 ottobre 2024, è di grande pregio storico e architettonico e necessita di interventi di ristrutturazione e riqualificazione.
L’accordo prevede l’impegno congiunto delle istituzioni firmatarie per la progettazione, la valorizzazione e la ristrutturazione dello stabile, in modo da convertirlo in una sede moderna ed efficiente per gli Uffici Giudiziari della città, migliorando i servizi resi ai cittadini.
In particolare:
* Il Ministero della Giustizia finanzierà la progettazione e la realizzazione dell’intervento;
* Il Provveditorato assumerà il ruolo di stazione appaltante, occupandosi delle fasi di progettazione, esecuzione dei lavori e collaudo, secondo quanto previsto dalla normativa vigente.
Il Protocollo ha efficacia immediata e resterà in vigore fino alla completa realizzazione dell’intervento.
Prima della firma il sottosegretario Delmastro e il presidente Acquaroli hanno partecipato al taglio del nastro degli spazi riqualificati al quarto piano della Corte di Appello di Ancona.
Claudia Pasquini
Ufficio Stampa
Regione Marche
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