
(AGENPARL) – Wed 19 March 2025 Nota del capogruppo M5S Luca Simonetti
(Acs) Perugia, 19 marzo 2025 – “L’Umbria fanalino di coda nella speciale
classifica sulla variazione dei costi della mobilità passiva dal 2019 al
2024 è solo una delle facce della disastrosa gestione della destra che ha
lasciato 243 milioni di euro di debiti sui conti della sanità regionale. In
questo periodo i costi della mobilità passiva in Umbria sono aumentati del
23,9% ponendo la nostra regione come maglia nera in Italia”: lo afferma il
capogruppo del M5s Luca Simonetti.
“Il confronto con le altre regioni – prosegue – è purtroppo impietoso.
Siamo la regione con il dato peggiore in Italia e questo a causa delle
politiche del centrodestra che hanno distrutto la sanità pubblica, una volta
fiore all’occhiello in ottica mobilità attiva. Prima in Umbria le persone
venivano a curarsi, oggi invece scappano verso le altre regioni per la
gestione disastrosa di Coletto e Tesei”.
“I dati – spiega Simonetti – ci restituiscono un quadro inquietante di
devastazione, un esodo continuo dal 2019 al 2024 fuori dall’Umbria per il
diritto alla cura. Possiamo discutere anche di numeri. Nel 2015 il saldo tra
mobilità attiva e passiva era di +9.9 milioni di euro. Nel 2019 il trend ha
cominciato ad invertirsi, portando segno negativo con -4,1 milioni. Ed è
stato così per tutto il quinquennio: Nel 2020 si registra un -10,3 milioni;
quindi nel 2021 -8,9 milioni; nel 2022 -20 milioni; nel 2023 -31,1 milioni e
si raggiunge la cifra monstre nel 2024 con -36,6 milioni. Per un totale di
oltre 112 milioni di euro. Ecco quanto sono costate le politiche della destra
nel saldo tra mobilità attiva e passiva. Una passività che non ha portato
benefici, anzi. Se avessero indebitato la Regione per difendere la
popolazione li avremmo giustificati. Ma così non è stato, questa sciagurata
gestione ci porta al rischio di commissariamento che porterebbe all’aumento
massimo delle aliquote fiscali e alla riduzione dei servizi. Questa la
situazione che stiamo affrontando, per di più di fronte ai nuovi tagli
previsti dal governo Meloni. Possiamo stare qui a discutere di numeri, ma la
destra dovrebbe solo chiedere scusa anziché inventare fantasiose
giustificazioni che sanno di arrampicata sugli specchi. Sono perfino arrivati
ad attribuire la colpa al governo Conte. Tutto questo mentre il governo
Meloni annuncia tagli per 40 milioni nel prossimo triennio”. RED/PG
link alla notizia: http://consiglio.regione.umbria.it/node/79934