
(AGENPARL) – Tue 18 March 2025 Alla cortese attenzione delle testate giornalistiche e degli organi di
stampa
COMUNICATO STAMPA DEL 18 MARZO 2025
Oggetto: Squadra Volante salva donna maltrattata, Morelli (Fsp Polizia):
“Tempestività e professionalità dei colleghi orgoglio per l’intera Questura
di Catanzaro.”
“Esserci sempre. Esserci subito. Esserci. Allo slogan identificativo della
Polizia di Stato aggiungiamo ulteriori due pensieri. Quello della
tempestività, la stessa che ha permesso ad una donna di essere liberata
dalle grinfie del suo aguzzino, e dell’esistere come punto di riferimento
per chi in una situazione di estrema difficoltà, sa che può contare sulla
presenza costante della Polizia di Stato.” Lo dice Rocco Morelli,
Segretario Generale Provinciale del Sindacato Fsp Polizia di Stato,
commentando l’operazione dei poliziotti delle Volanti della Questura di
Catanzaro che lo stesso Segretario ha ringraziato per il lavoro svolto.
“L’intervento della Squadra Volante, che qualche giorno fa ha salvato una
donna che veniva maltrattata per strada dal compagno, doloroso nella
sostanza dei fatti, riempie di orgoglio tutta la Questura di Catanzaro –
dice il Segretario Provinciale di Fsp Polizia di Stato – che dimostra la
capillarità e la tempestività degli interventi.
L’Autorità Giudiziaria da tempo ormai, con i provvedimenti assunti,
suggella un patto sempre più forte con chi opera ogni giorno sul
territorio, imprimendo quella marcia in più fondamentale per la tutela
della comunità.
A noi – continua Rocco Morelli – non resta che ringraziare i colleghi per
l’esempio di umanità e professionalità dimostrato in questa come in tante
altre occasioni in cui i cittadini hanno avuto bisogno.
Ricordiamo anche che la Polizia di Stato si è fatta promotrice della
campagna “Questo non è amore”, in difesa e tutela delle donne vittime di
violenza e che gli uffici della Questura sono sempre pronti ad accogliere
il grido di aiuto di chi si rivolge ai colleghi per denunciare o segnalare.
Esserci sempre è il nostro motto, Essere – conclude Morelli – e non
apparire il nostro modo di concepire la Divisa che indossiamo.”
Con gentile richiesta di pubblicazione e consueta attenzione giornalistica