
(AGENPARL) – Tue 18 March 2025 CIHEAM BARI
c o m u n i c a t o s t a m p a
18 marzo 2025
Ibrahim Assane Mayaki in visita al CIHEAM Bari: lectio magistralis su sistemi alimentari sostenibili in Africa
Il 17 e 18 marzo, il CIHEAM Bari ha ospitato Ibrahim Assane Mayaki, inviato speciale dell’Unione Africana per la trasformazione dei sistemi alimentari ed ex primo ministro della Repubblica del Niger e di Auda-Nepad. La visita ha rappresentato un’importante opportunità di confronto sui temi della sicurezza alimentare, della cooperazione internazionale e delle prospettive di sviluppo sostenibile in Africa.
Dopo una visita al Campus Cosimo Lacirignola, alle strutture di ricerca e ai laboratori del CIHEAM Bari, S.E. Mayaki ha incontrato il direttore dell’Istituto, Maurizio Raeli, e il team di esperti, per discutere su opportunità di cooperazione e partenariati strategici. Il confronto ha sottolineato l’importanza di un’azione congiunta tra le istituzioni per affrontare le sfide alimentari globali.
Nel corso della mattinata del 18, Mayaki ha tenuto una lectio magistralis dedicata al futuro dei sistemi alimentari sostenibili africani e al ruolo delle istituzioni multilaterali. Il seminario, rivolto alla comunità internazionale degli studenti dei Master del CIHEAM Bari, ha coinvolto giovani provenienti da 20 Paesi, evidenziando il valore della formazione e dello scambio di conoscenze per il rafforzamento delle capacità locali.
Mayaki ha sottolineato la necessità di adottare strategie regionali efficaci, individuando tre fattori chiave per la trasformazione dei sistemi alimentari africani: supporto ai piccoli agricoltori, che producono l’80% del cibo del continente, per ridurre la dipendenza dalle importazioni, attualmente pari a circa 70 miliardi di dollari all’anno; approccio regionale integrato, per creare mercati più efficienti e favorire il commercio intra-africano; contrasto alla malnutrizione, con strategie basate su evidenze scientifiche.
Mayaki ha elogiato il contributo dell’Italia alla cooperazione con l’Africa, ricordando la costante attenzione del Paese ai temi africani durante la presidenza del G7. Ha anche evidenziato il forte legame storico tra il Niger e l’Italia, specialmente nelle iniziative contro la desertificazione degli anni ’70 e ’80.
Ponendo una riflessione provocatoria: «Quando si hanno difficoltà a nutrire 1,3 miliardi di persone, come si farà (nel 2050) con 2,5 miliardi?», Mayaki ha illustrato il percorso della Dichiarazione di Kampala sul CAADP (Programma Completo per lo Sviluppo dell’Agricoltura in Africa) e della Strategia e Piano d’Azione Decennale (2026-2035), che guideranno la trasformazione dei sistemi agroalimentari africani nei prossimi dieci anni. Tra le criticità da affrontare, l’inviato speciale dell’UA ha evidenziato l’urbanizzazione, ossia la difficoltà di distinguere tra aree rurali e urbane che complica la pianificazione, e l’importanza di fornire strumenti scientifici agli agricoltori, soprattutto ai piccoli produttori, per migliorare l’adattamento alle sfide climatiche. Ha inoltre sottolineato l’importanza di testare le soluzioni a livello locale prima di applicarle su larga scala e ha ribadito la necessità di creare una sinergia tra piccoli agricoltori e industria agroalimentare, per garantire uno sviluppo equilibrato.
Mayaki ha enfatizzato il valore dei partenariati tra Africa ed Europa, affermando che «i vicini non possono essere in conflitto, ma devono lavorare insieme». Ha suggerito che l’Europa potrebbe sostenere l’industrializzazione africana a partire dal settore alimentare, che attualmente assorbe il 40% dei posti di lavoro nel continente, contribuendo a contrastare la migrazione e a promuovere la mobilità sostenibile.
Dopo l’incontro a Bari, Mayaki si è recato a Tricase (LE) per visitare la sede distaccata del CIHEAM Bari. Qui ha incontrato gli esperti del centro per discutere strategie comuni sulla blue economy, settore chiave per lo sviluppo sostenibile delle comunità costiere. La visita ha messo in luce il valore strategico delle risorse marine e della cooperazione scientifica per lo sviluppo economico e ambientale dell’Africa.
La presenza di Ibrahim Assane Mayaki al CIHEAM Bari ha rappresentato un’importante occasione di scambio e riflessione sul futuro dei sistemi alimentari in Africa. Il dialogo con gli esperti, la lectio magistralis e le visite ai centri di ricerca hanno confermato la necessità di promuovere partenariati intelligenti tra Africa ed Europa, per affrontare le sfide della sicurezza alimentare e della sostenibilità, trasformando le idee in azioni concrete per il futuro. «Generando un impatto locale attraverso le migliori pratiche -le parole di S.E. Mayaki al termine della sua visita- portate una visione positiva. Se 1000 CIHEAM operassero nel mondo, si innescherebbe una vera rivoluzione agricola».