
(AGENPARL) – Tue 18 March 2025 Nota dei consiglieri di opposizione all’Assemblea legislativa
dell’Umbria: Paola Agabiti, Matteo Giambartolomei e Eleonora Pace (Fratelli
d’Italia), Nilo Arcudi (Tesei presidente – Umbria civica), Enrico
Melasecche e Donatella Tesei (Lega), Laura Pernazza e Andrea Romizi (Forza
Italia)
(Acs) Perugia, 18 marzo 2025 – “Conti della sanità, cifre sparate per fare
facile sensazionalismo: i 240 milioni di euro costituiscono solo un dato
parziale, compensato dai 153 milioni positivi. Quindi il disavanzo finale dei
conti della sanità umbra sarebbe di 90 milioni euro circa, perfettamente in
linea con i bilanci regionali dal 2017 ad oggi. Inoltre le cifre sono state
diffuse dalla presidente della Giunta, Stefania Proietti, senza chiarezza su
chi effettivamente abbia elaborato i dati. A quanto ci risulta, fino alla
settimana scorsa non esisteva alcun atto dirigenziale che individuasse la
società esterna privata, di fiducia politica della Giunta, incaricata di
questa analisi. La Giunta Proietti mette le mani avanti per cercare di
giustificare i tagli alla sanità e l’aumento delle addizionali Irpef”. A
intervenire sul tema sono i consiglieri regionali di centrodestra Paola
Agabiti, Matteo Giambartolomei e Eleonora Pace (Fratelli d’Italia), Nilo
Arcudi (Tesei presidente – Umbria civica), Enrico Melasecche e Donatella
Tesei (Lega), Laura Pernazza e Andrea Romizi (Forza Italia).
“L’ultimo atto ufficiale della Direzione regionale Salute e Welfare sui
conti della sanità – spiegano – risale a novembre 2024 e attesta un
disavanzo complessivo di 40 milioni di euro nel 2024. Una situazione in linea
con il passato della regione e con un quadro nazionale ben più critico per
molte altre realtà. Da allora, però, sono state fatte circolare dalla
sinistra solo congetture e numeri diffusi senza alcun reale supporto
documentale. Noi stessi nel 2019 abbiamo ereditato oltre 100 milioni di euro
di disavanzo dalla sinistra sui conti della sanità, senza contare che non
c’era ancora stata la pandemia, che ha disastrato i conti di tutte le
sanità regionali, ancora in attesa del totale dei fondi covid promessi
dall’ex ministro Speranza. Per l’Umbria si parla di circa 90 milioni mai
arrivati. La delibera della Giunta Proietti che autorizzava la dirigente
regionale competente ad affidare l’incarico ad un’azienda privata per la
verifica dei conti è datata 26 febbraio 2025. Tuttavia, a quanto ci risulta,
non è seguito alcun atto formale da parte della dirigente incaricata. Cosa
è accaduto nel frattempo? Quando e come è stata incaricata la società di
fiducia politica della Giunta? È davvero possibile che in pochi giorni sia
stata effettuata una ricognizione completa e affidabile sui complessi conti
della sanità umbra? Sarebbe gravissimo se la società privata avesse avuto
accesso a documenti riservati prima dell’affidamento ufficiale. Tra
l’altro esiste Agenas, società pubblica del Ministero, che effettua già
analisi del genere. Qualcosa non torna rispetto alle dichiarazioni confuse
della Giunta. E su questa vicenda, così come di molte altre, intendiamo
andare fino in fondo. Anche le cifre fatte trapelare non convincono: più che
un’analisi dettagliata dei conti, sembrano semplicemente la somma dei
disavanzi di sempre delle aziende sanitarie e ospedaliere. Non un buco di
bilancio come qualcuno sta cercando di far passare, non 243 milioni inventati
di sana pianta, ma uno squilibrio di 90 milioni di euro complessivi, quale
somma algebrica dei conti interni alla sanità, che si verifica regolarmente
in Umbria dal 2017 e che è sempre stato ripianato negli anni dalle varie
Giunte, visto che tutti i bilanci sono stati chiusi in equilibrio e
certificati dal MEF fino al 2023. Senza contare i 50 milioni derivanti dal
riparto sanitario nazionale in più rispetto al 2023 e il payback di circa 30
milioni che devono ancora pervenire. Ciò che in passato era normale gestione
– concludono i consiglieri di opposizione -, bene a conoscenza del PD che
aveva accesso a tutti i dati, viene improvvisamente dipinto come emergenza
straordinaria. Questo dimostra come la presidente Proietti e la sua squadra
cerchino di mettere le mani avanti per giustificare non solo i tagli di
servizi sanitari e professionalità sulla pelle dei pazienti, ma anche i
prossimi aumenti dell’addizionale Irpef, cosa mai avvenuta negli anni
passati, che andranno a incidere sulle tasche dei cittadini. Insomma, quello
architettato sembra solo un tentativo ridicolo per tentare di togliersi
dall’imbarazzo di non aver saputo mantenere le promesse elettorali urlate
al megafono. Un esempio su tutti? Le liste d’attesa, che in pochi mesi sono
raddoppiate, nonostante l’impegno dichiarato di azzerarle”. RED/mp
link alla notizia: http://consiglio.regione.umbria.it/node/79924