
(AGENPARL) – Tue 18 March 2025 (ACON) Trieste, 18 mar – “? stato davvero sconsolante il
dibattito odierno sulla mozione per il linguaggio di genere,
inquinato dalle affermazioni della Maggioranza intrise di luoghi
comuni e benaltrismo”. Cos? in una nota la consigliera regionale
Giulia Massolino, del gruppo Patto per l’Autonomia-Civica Fvg,
che esprime il suo disappunto per la bocciatura della mozione sul
linguaggio di genere di cui ? prima firmataria, testo
sottoscritto dall’intera Opposizione.
Prosegue la consigliera: “Avevamo presentato questa mozione senza
nessuna contrapposizione, basandoci sul percorso fatto da altre
amministrazioni pubbliche e istituzioni, dalla Cassazione a
consigli comunali e regionali, dall’Accademia della Crusca fino
alla locale Carta di Pordenone. La Maggioranza ha, invece,
discusso e votato in modo tristemente ideologico, tirando fuori
le peggio argomentazioni da anni confutate in mille occasioni:
dal guardio allo sradicamento della lingua italiana,
dall’inutilit? e la perdita di tempo, scadendo infine verso il
pi? irragionevole benaltrismo. Di sessismo nella lingua italiana
si parla dal lontano 1987, con le raccomandazioni per un uso non
sessista della lingua di Alma Sabadini per la presidenza del
Consiglio dei ministri, eppure per qualcuno non ? ancora il
momento, e viene da pensare che auspichi non lo diventi mai per
non perdere i tanti privilegi dell’androcentrismo a cui siamo
tristemente abituate”.
“L’uso del linguaggio non ? neutro – aggiunge la consigliera del
Patto-Civica -: riflette e rafforza le strutture di potere
esistenti, e adottare un linguaggio rispettoso della diversit? ?
un atto politico, un’azione concreta per contrastare le
disuguaglianze, perch? le parole hanno il potere di dare forma al
futuro. Ignorare questa realt? significa perpetuare stereotipi e
rendere invisibile una parte maggioritaria della popolazione. La
Regione avrebbe avuto l’opportunit? di adottare strumenti chiari
per garantire una comunicazione pi? equa e rappresentativa,
allineandosi alle migliori pratiche gi? adottate in altre
amministrazioni pubbliche e dando un supporto chiarificatore
anche a chi lavora negli Uffici”.
“Continueremo a lavorare – conclude Massolino – affinch? il
principio di parit? non resti solo una dichiarazione di intenti,
ma si traduca in azioni concrete che possano rendere le
istituzioni realmente accessibili e rappresentative di tutte e di
tutti”.
ACON/COM/fa
181841 MAR 25