
“Viviamo in un’epoca in cui la tecnologia è protagonista assoluta. Negli ultimi anni, l’intelligenza artificiale, una delle sue espressioni più avanzate, ha acquisito un ruolo sempre più centrale in diversi ambiti della nostra vita, compreso quello politico. Quando si parla di AI e politica, il timore più diffuso riguarda la possibilità che questa tecnologia venga utilizzata per sabotare la competizione elettorale attraverso la diffusione di fake news. Tuttavia, il suo impatto sui sistemi politici è molto più ampio e pervasivo. Se impiegata in modo logico, equilibrato e nel rispetto delle istituzioni democratiche, l’intelligenza artificiale può infatti supportare il processo decisionale, migliorare l’efficienza legislativa e ottimizzare la gestione delle risorse grazie alla sua capacità di analizzare enormi quantità di dati. Accademia IC ritiene che, pur rimanendo fondamentale il ruolo dell’uomo nelle scelte politiche, non si possa ignorare il peso crescente dell’AI nel panorama politico attuale. Il dibattito tra chi vede in essa un’opportunità e chi, invece, ne teme i rischi è più acceso che mai. Tuttavia, la politica è il luogo in cui si intrecciano storie umane, dove convivono visioni diverse e talvolta emergono conflitti. Per questo, è essenziale che le decisioni finali restino sempre nelle mani dell’uomo e non di un’intelligenza artificiale. La tecnologia deve essere disciplinata e governata in modo da tutelare la democrazia e le istituzioni”.
Lo dichiara, in una nota stampa, Carmela Tiso, portavoce nazionale di Accademia Iniziativa Comune.