
(AGENPARL) – Mon 17 March 2025 COMUNICATO STAMPA
NUOVO STUDIO CoEHAR: NESSUN IMPATTO SIGNIFICATIVO SULLA FUNZIONALITÀ POLMONARE DOVUTA ALL’USO DI ECIG
Lo studio ha valutato i dati sugli effetti respiratori dell’uso di sigarette elettroniche (Ecig), distinguendo tra uso duale, uso esclusivo e utenti senza esperienza di fumo
Sono stati analizzati i risultati di dodici revisioni sistematiche
Non sono stati osservati cambiamenti significativi nella funzionalità respiratoria in nessuna categoria di utilizzo nel breve o medio termine
Catania, 17 marzo 2025 – Una nuova umbrella review, ovvero una completa ed aggiornata revisione sistematica degli studi pubblicati su uno specifico argomento, pubblicata su Tobacco Use Insights, ha analizzato i modelli di utilizzo delle sigarette elettroniche e gli effetti in termini di funzionalità respiratoria. Condotto dai ricercatori del Centro di eccellenza internazionale per la ricerca sulla riduzione del danno da fumo (CoEHAR) dell’Università di Catania, lo studio ha rivelato l’assenza di variazioni significative nella funzionalità respiratoria a breve o medio termine, indipendentemente dal modello di utilizzo delle sigarette elettroniche.
La revisione, pubblicata dalla Dott.ssa Giusy Rita Maria La Rosa, dal Prof. Riccardo Polosa e dalla Dott.ssa Renée O’Leary, ha analizzato in totale dodici revisioni sistematiche sugli effetti delle sigarette elettroniche, suddividendo gli utilizzatori inclusi negli studi in tre gruppi: utilizzatori duali (che fumano e svapano), utilizzatori esclusivi (ex fumatori passati esclusivamente alla sigaretta elettronica) e utenti naïve (chi non ha mai fumato ma usa la sigaretta elettronica).
“Gli studi sui dispositivi elettronici più recenti hanno evidenziato una riduzione delle emissioni chimiche “, spiega la Dr.ssa Giusy La Rosa, ricercatrice CoEHAR. “I risultati mostrano che, in tutte le categorie di utenti, non si sono registrati cambiamenti statisticamente significativi nella funzionalità respiratoria. Le cinque revisioni sistematiche di qualità alta e moderata incluse nell’analisi non hanno fornito prove definitive né di danno né di beneficio, indipendentemente dal modello di utilizzo delle EC”, aggiunge Renée O’Leary, project leader del progetto In Silico Science.
Questi risultati possono essere spiegati considerando alcuni importanti fattori: gli studi condotti “in acuto” forniscono dati sull’esposizione a breve termine alle sigarette elettroniche e non possono essere utilizzati per valutare gli effetti a lungo termine; gli studi non sempre tengono conto della storia pregressa di fumo dei partecipanti e, infine, gli utilizzatori occasionali di sigarette elettroniche vengono spesso raggruppati all’interno delle ricerche con coloro che le utilizzano più frequentemente.
“Lo studio evidenzia l’importanza di distinguere tra i diversi schemi di utilizzo di questi prodotti nelle ricerche future, nonché di ovviare alle debolezze metodologiche e i bias riscontrati in molti studi precedenti sull’argomento. Ma ci consente di affermare ancora una volta che il vaping non può essere associato a variazioni significative della funzionalità respiratoria” – conclude il prof. Riccardo Polosa.