
(AGENPARL) – Mon 17 March 2025 Protocollo di intesa per la realizzazione del Piano di trasformazione di ENI Versalis, Triggiani: “Le nostre proposte dettagliate al Governo per garantire occupazione e difendere il settore della chimica di base”
Pronto il documento di proposte dettagliate al Governo nazionale perché sia integrato il Protocollo di intesa per la realizzazione del Piano di trasformazione di ENI Versalis nel quadriennio 2025-2028. Ne danno notizia l’assessora alle Crisi industriali, Serena Triggiani, con il presidente della task force Occupazione, Leo Caroli, e la direttora del Dipartimento Sviluppo economico, Gianna Elisa Berlingerio, nel corso del tavolo convocato questo pomeriggio in Regione Puglia con le sigle sindacali e datoriali. Il documento propone per punti le azioni da mettere in campo per difendere pienamente la centralità della chimica nel settore industriale di Eni, per salvaguardare il lavoratori, l’indotto e la filiera.
“Abbiamo programmato questo incontro per condividere un documento contenente una serie di proposte al Governo – fa sapere l’assessora Serena Triggiani – che mettano in sicurezza, prima di tutto, i livelli occupazionali e il futuro produttivo di uno dei più importanti poli industriali a livello nazionale nell’ambito dell’industria chimica di base. Resta di assoluta rilevanza la definizione di misure di incentivazione, modernizzazione e decarbonizzazione degli impianti esistenti, oltre a interventi per il reshoring delle produzioni. Ma, in attesa, che la proposta del Governo venga approvata in sede europea, come Regione, consapevoli della necessità di procedere con un Piano di trasformazione e diversificazione produttiva della Eni Versalis, crediamo sia necessario adesso evitare la fermata delle attività relative al cracking, sì da preservare la continuità di una filiera fondamentale e la concorrenzialità dei prodotti italiani. Una vera transizione dovrebbe avvenire in maniera più graduale, con la pianificazione e la realizzazione di investimenti mirati e poi con la chiusura del cracking. Ciò consentirebbe al tessuto produttivo brindisino di prepararsi al cambiamento, anche in considerazione del fatto che, da quanto risulta, l’edificazione della nuova fabbrica non richiede la dismissione immediata dei vecchi impianti, dovendo essere realizzata in un’area diversa da quelle dove insiste l’impianto Versalis.”
“Vorrei ringraziare quanti hanno partecipato oggi – conclude Triggiani -, in rappresentanza dei lavoratori e delle aziende dell’indotto, come anche la Provincia di Brindisi, per il prezioso contributo di integrazione del documento che sarà trasmesso al Ministero e, nelle prossime ore, oggetto di conferenza stampa”.
“Non solo proposte per la difesa di un intero sistema produttivo utile al Paese e all’Europa, ma questo documento – ha proseguito Leo Caroli – contiene, tra le altre cose, integrazioni al Protocollo di intesa con la richiesta di un piano dettagliato sul personale diretto e, soprattutto, relativo alla parte più fragile del sistema industriale rappresentato dalle aziende e dai lavoratori dell’indotto.
Un piano, dunque, che indichi le attività del sito – conclude Caroli – che saranno ancora operative e le operazioni necessarie alla costruzione delle nuove unità produttive, nonché il numero e la qualifica degli addetti che saranno impiegati in tali attività e il numero di ore di lavoro necessarie. Ciò ci consentirebbe di valutare i piani formativi (pure indicati nel Protocollo), in sinergia con gli strumenti disponibili dell’Amministrazione regionale.
Abbiamo bisogno di garanzie sull’occupazione e il documento traguarda all’ottenimento di maggiori garanzie per la salvaguardia dell’occupazione della filiera e dell’indotto. Prevede, altresì, l’introduzione di penalità in capo all’azienda in caso di mancato rispetto degli impegni e dei tempi di attuazione del nuovo impianto”.