
(AGENPARL) – Mon 17 March 2025 Segnaliamo all’indirizzo web
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il comunicato stampa relativo al convegno organizzato da Università di Parma e Fondazione Teatro Due nell’ambito del progetto “L’imperatrice della Luna” dedicato alla drammaturga e scrittrice Aphra Ben.
COMUNICATO STAMPA
20 E 21 MARZO: “APHRA BEHN TRA PAGINA E TEATRO”, CONVEGNO INTERNAZIONALE AL TEATRO DUE DI PARMA
Organizzato da Università di Parma e Fondazione Teatro Due nell’ambito del progetto “L’imperatrice della Luna” dedicato alla drammaturga e scrittrice inglese del Seicento
Parma, 17 marzo 2025 – Affronterà temperie e specificità di un’autrice e della sua epoca, il Seicento inglese, il convegno internazionale Aphra Behn tra pagina e teatro, in programma al Teatro Due di Parma il 20 e 21 marzo.
La due giorni, organizzata da Università di Parma e Fondazione Teatro Due, si inserisce nel grande progetto L’imperatrice della Luna dedicato dalla Fondazione alla drammaturga e scrittrice inglese del Seicento Aphra Ben, personaggio da riscoprire, prima autrice professionista del mondo letterario anglosassone, donna fuori dall’ordinario e dall’avventurosa biografia.
Il convegno è patrocinato da prestigiose istituzioni universitarie e culturali europee e interazionali, quali University of Oxford, University of Cambridge, Università della Tuscia, American Society for 18th-Century Studies, Canadian Society for Eighteenth – Century Studies (CSECS), Women’s Studies Group e AIA – Associazione italiana di Anglistica. Vi parteciperanno studiose e studiosi di rilievo internazionale, in un approfondimento a più voci sull’autrice, il suo tempo e la sua eredità culturale.
Nella prima giornata dalle 15 interverranno Janet Todd dell’Università di Cambridge, una delle massime esperte mondiali di Aphra Behn e autrice della sua ultima biografia; Ros Ballaster, docente di Studi del Settecento all’Università di Oxford, che tratterà della produzione in prosa; il docente di Letteratura inglese dell’Università di Parma Diego Saglia, che esplorerà le valenze delle ambientazioni mediterranee nel teatro comico al femminile fra Seicento e Settecento a partire dal testo L’Avventuriero (la pièce più importante di Aphra Behn, in cartellone in prima nazionale al Teatro Due fino al 30 marzo) ; Francesca Saggini dell’Università della Tuscia, che offrirà una panoramica dei momenti di ricomparsa di Aphra Behn nella cultura contemporanea; la saggista e critica letteraria Liliana Rampello, che scandaglierà le riflessioni sviluppate da Vita Sackville-West e Virginia Woolf.
Un approfondimento sulla realizzazione della nuova edizione critica di The Rover per la Cambridge University Press sarà presentato dalla curatrice Elaine Hobby dell’Università di Loughborough in apertura della seconda giornata, alle 16. Sempre venerdì 21 Maria Chiara Barbieri dell’Università di Firenze proporrà un affondo sui palcoscenici della Restaurazione e in particolare sul rivoluzionario avvento in scena delle attrici; il critico, traduttore e docente di Roma Tre e Università Suor Orsola Benincasa Masolino D’Amico parlerà della rivoluzionaria produzione teatrale dei drammaturghi libertini legati alla corte di Carlo II; mentre il traduttore e scrittore Luca Scarlini traccerà un quadro generale della complessità e della ricchezza di una figura sempre problematicamente in limine tra teatro e pagina stampata.
Aphra Behn
La sua vita è avvolta nel mistero, ma ciò che si sa è quanto mai affascinante: prima di diventare un’acclamata autrice di commedie nell’Inghilterra della Restaurazione, Aphra Behn sembra aver trascorso gli anni della sua giovinezza in Suriname, è stata spia per conto del Re d’Inghilterra (nome in codice Astrea, in seguito utilizzato come nome d’arte), ed è finita in prigione per debiti.
Rimasta vedova inizierà a scrivere per guadagnarsi da vivere, prima donna a farlo nella tradizione anglosassone.
Libera e audace, dedita “al piacere e alla poesia” scrive e pubblica commedie, opere in prosa e poesie, tutte contraddistinte da grande innovazione nelle forme e soprattutto nei temi, che affrontano erotismo e sessualità in maniera raffinatamente schietta e spregiudicata.
In vita ebbe un grandissimo successo, nonostante le critiche e le ostilità di un mondo misogino e impreparato a tanta emancipazione intellettuale, ma dopo la sua morte la critica l’ha a lungo confinata ai margini del canone letterario, bollandola come autrice minore e figura immorale. Solo negli anni Venti del XX secolo inizia la riscoperta con la biografia Aphra Behn. L’incomparabile Astrea di Vita Sackville-West e con l’elogio tributatole da Virginia Woolf in Una stanza tutta per sé. Il suo nome sarà poi rivalutato definitivamente grazie alla critica femminista degli anni ’70, che ne illuminerà la scrittura pionieristica e l’originale prospettiva protofemminista.
http://www.teatrodue.org
L’IMPERATRICE DELLA LUNA:
APHRA BEHN TRA PAGINA E TEATRO
CONVEGNO INTERNAZIONALE
Teatro Due, Parma 20 e 21 marzo 2025
Università di Parma – Fondazione Teatro Due
Con il patrocinio di
University of Oxford – The Oxford Research Centre in the Humanities
University of Cambridge – Lucy Cavendish College
Università degli Studi della Tuscia – Dipartimento di Studi Linguistico-Letterari,
Storico-Filosofici e Giuridici
American Society for Eighteenth-Century Studies
Canadian Society for Eighteenth – Century Studies (CSECS)
Women’s Studies Group
AIA – Associazione italiana di Anglistica
Comitato Scientifico
Ros Ballaster, Paola Donati, Giacomo Giuntini, Francesca Saggini, Diego Saglia, Luca Scarlini
20 MARZO 2025, DALLE 15.00
Janet Todd Living with Aphra Behn
Diego Saglia “The Divertisements of a Carnival”: orizzonti meridionali e mediterranei nel teatro femminile tra Sei e Settecento
Ros Ballaster New and old worlds: Aphra Behn and the geographies of prose fiction
Francesca Saggini Playwright for the people. Altri palcoscenici per Aphra Behn
Liliana Rampello Vita Sackville-West e Virginia Woolf: scrivere dopo Aphra Behn
21 MARZO 2025 DALLE 16.00
Elaine Hobby Boccaccio is in there too: Editing “The Rover” for Cambridge University Press
Maria Chiara Barbieri «All the Womens partes […] for this tyme to come may be performed by Women»: l’avvento delle attrici sui palcoscenici inglesi
Masolino D’Amico Rochester, i ‘court wits’ e il teatro della Restaurazione
Luca Scarlini Come mi scrivono: Aphra Behn come personaggio, tra romanzo e teatro
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Ufficio Stampa
U.O. Comunicazione Istituzionale e Cerimoniale
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