
Da lunghi anni i nostri pini stanno tenendo testa al parassita venuto da lontano, cercando di resistere alti e forti, ma il parassita è affamato della loro linfa e sugge la loro vita.
Morenti, i grandissimi buoni giganti, trattengono il fiato in attesa di un aiuto…..
Potrebbe essere una favola dei nostri giorni, dove il cavaliere azzurro arriva con il suo cavallo, combatte contro le cocciniglie brutte e cattive, bacia i Pinus pinea rompendo l’incantesimo della perfida strega, che voleva uccidere tutti i pini per fare morire di caldo gli abitanti del pianeta e tutti vissero felici e contenti…
Invece non è andata proprio così, la realtà cruda è ben diversa, nonostante si conosca la cura per salvare i pini da morte certa non si vuole salvarli, c’è la possibilità di sterminare la cocciniglia cattiva ma non c’è la volontà di farlo, basterebbe praticare dei buchini sui tronchi con un trapano, iniettare un liquido con una siringa nel tronco, ENDOTERAPIA, e aspettare che il sistema xilematico dell’albero lo porti in alto sulla chioma, dove risiedono i parassiti cattivi per farli morire.
Invece non viene fatto nulla di tutto questo, gli alberi si lasciano deperire piano piano, una morte lenta ma inesorabile, cambiano colore diventano cupi, cadono gli aghi poi diventano tutti neri e spettrali.
Il costo delle endoterapie è più che ragionevole ci vogliono soltanto 50/70€ ad albero per salvarli, invece per abbatterli ci vogliono 1000/1500€ cadauno una bella differenza. Un albero può vivere fino a che non è stanco, continuare a dare ossigeno e ombra per lunghi anni, nella pineta di Castel Fusano abbiamo contato 250 anelli in un albero grandissimo, abbattuto per imperizia e malagestione.
Un albero crea intorno a sé un ecosistema unico, pieno di vita, a partire dai funghi ai licheni, dagli uccellini ai piccoli mammiferi umidifica l’aria intorno a sé rendendo fresche le estati torride.
Ci offrono aria pulita e ossigeno e noi ci permettiamo di perdere questi giganti, non vogliamo aiutarli ad uccidere il parassita li lasciamo agonizzare e poi morire, la scusa è per mancanza di fondi, non ci sono i soldi ripetono, poi vediamo abbatterli ad un costo di lunga superiore, capiamo che il loro è solo odio, odio per questi giganti magnifici e possenti che hanno come Achille il tallone vulnerabile.
Associazione Salviamo le Riserve Naturali
Grafica di Michele Carelli
