
Durante l’ultima campagna elettorale per le europee avevo garantito che i nostri candidati, una volta eletti, sarebbero stati “costruttori di pace”. Ebbene, pochi minuti fa in Parlamento europeo è stata votata una risoluzione a favore del folle Piano di Riarmo da 800 miliardi di euro voluto da Von der Leyen e Giorgia Meloni. Il Movimento 5 Stelle ha votato no, in piena coerenza, in modo granitico e compatto. Purtroppo la maggioranza degli europarlamentari italiani ha sostenuto questa pazzia collettiva col proprio voto. Fratelli d’Italia ha proposto furbescamente di cambiargli nome per far sparire la parola “armi” dal titolo: ovviamente la proposta non è passata, e comunque i cittadini non sono stupidi. E poi c’è la Lega, che sta nel Governo Meloni – che questa follia sulle armi l’ha condivisa e approvata- ma ora fa finta di opporsi. Meloni e soci hanno condannano l’Italia a tagli e vincoli su sanità, buste paga, imprese e carovita mentre consegnano montagne di miliardi senza i limiti di spesa europei all’industria militare. Peraltro senza uno straccio di progetto di difesa comune. Non ci vengano più a dire che non ci sono i soldi mentre gli italiani sono in fila per un esame medico da mesi o per pagare bollette da far girare la testa. Il 5 aprile a Roma con i cittadini scenderemo in piazza contro tutto questo.