
La Camera dei deputati è lieta di ospitare la cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario tributario. È questa una preziosa occasione per tracciare un bilancio sull’attività svolta e per confrontarsi sulle sfide presenti e future della quinta magistratura del Paese.
La Giustizia tributaria riveste un ruolo fondamentale nel complesso e delicato rapporto tra Stato e cittadini. I suoi giudici sono garanti dei diritti del contribuente e, al tempo stesso, sono custodi dell’interesse pubblico alla corretta riscossione dei tributi.
Il contenzioso tributario rappresenta inoltre uno dei settori cruciali per la competitività del Paese, per l’impatto che può avere sulla fiducia degli operatori economici e sugli investimenti esteri. È nota, infatti, la stretta correlazione tra la difficoltà di attrazione dei capitali e le criticità legate ai tempi dei processi.
Proprio per razionalizzare il sistema ordinamentale e processuale tributario si è giunti alla revisione organica della sua disciplina, avviata con la legge n. 133 del 2022. Realizzata nel solco degli obiettivi fissati dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, questa riforma ha il merito di aver riconosciuto pari dignità alla giustizia tributaria rispetto alle altre giurisdizioni. La modifica più significativa è stata l’introduzione del magistrato tributario togato, assunto a tempo pieno mediante concorso pubblico per esami.
In un contesto di crescente complessità come quello attuale, per l’esercizio di questa funzione giurisdizionale così strategica è infatti indispensabile una solida preparazione, un’elevata professionalità e specializzazione, oltre a indipendenza e terzietà. La transizione verso un modello di giustizia non più onorario ma professionale ha visto il Consiglio di Presidenza della Giustizia Tributaria impegnato nella gestione di questo passaggio epocale. Il recente ampliamento del ruolo e delle attribuzioni dell’organo di autogoverno dei giudici tributari si pone proprio nell’ottica di rafforzare la loro indipendenza e promuovere la loro formazione.
La nuova Giustizia tributaria si confronta oggi con sfide impegnative strettamente connesse ai profondi cambiamenti in atto. La revisione delle circoscrizioni giudiziarie, prevista dalla legge delega n. 111 del 2023, è solo una di queste.
Penso che attraverso il costante dialogo tra le Istituzioni sarà possibile giungere a un riordino che renda più efficiente il sistema attualmente vigente, con positive ricadute per tutti i contribuenti.
Auspico che, anche grazie al prezioso contributo dei magistrati del nuovo ordinamento, sarà possibile rendere più efficace l’applicazione della legislazione tributaria, ridurre il contenzioso e rispondere al meglio alle esigenze di cittadini e imprese (…)