
(AGENPARL) – mer 12 marzo 2025 Segnaliamo all’indirizzo web
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il comunicato stampa congiunto Cnr-Università di Parma sull’attivazione della prima Joint Chair per lo svolgimento di attività congiunte di didattica e di ricerca attraverso la condivisione di personale altamente qualificato
COMUNICATO STAMPA
CNR E UNIVERSITÀ DI PARMA ATTIVANO LA PRIMA JOINT CHAIR
Consiglio nazionale delle ricerche e Università di Parma hanno avviato la prima Joint Chair per lo svolgimento di attività congiunte di didattica e di ricerca attraverso la condivisione di personale altamente qualificato. La collaborazione riguarda, in particolare, la formazione nel settore delle Scienze medico-veterinarie e l’avvio di un progetto per la sostenibilità e la valorizzazione delle produzioni casearie italiane
Parma, 12 marzo 2025 – Consiglio nazionale delle ricerche e Università di Parma insieme nella prima Joint Chair finanziata nell’ambito dell’omonimo bando promosso dal Cnr nel 2023: è stata, infatti, siglata la convenzione per lo svolgimento di attività congiunte di didattica e ricerca di elevato valore strategico, attraverso la condivisione di personale altamente qualificato.
La Joint Chair avviata riguarda, in particolare, il settore delle scienze medico-veterinarie: le attività di didattica riguarderanno il corso di laurea in Scienze Zootecniche e Tecnologie delle Produzioni Animali dell’Ateneo (in particolare l’insegnamento “Zootecnica Speciale”) e il dottorato in Scienze Medico-Veterinarie (in particolare l’insegnamento “Analisi dei dati e riproducibilità della ricerca in R”); mentre l’attività di ricerca sarà inerente al progetto LearningFromSheep, che interviene in un settore strategico quale quello della sostenibilità e valorizzazione delle produzioni casearie italiane attraverso l’utilizzo di algoritmi di intelligenza artificiale.
Lo strumento delle Joint Chairs è stato introdotto dal Cnr nell’ambito dello sviluppo del Piano di Riorganizzazione e Rilancio: la sinergia con il mondo accademico, in un sistema vicendevolmente vantaggioso, rappresenta un paradigma fondamentale per lo sviluppo economico, sociale e culturale del Paese e per la formazione dei giovani. Il programma, infatti, favorisce la trasferibilità delle conoscenze, la valorizzazione dei talenti e la competitività dei settori produttivi.
Per ciò che concerne le posizioni congiunte Joint Chairs, rivolte a esperte/i di alta qualificazione ed esperienza, i progetti innovativi presentati in risposta al bando del Cnr sono stati valutati da una Commissione composta da esperti esterni e sono regolamentati, per la suddivisione dei costi da sostenere, dalla legge 240/2010: destinatario della Joint Chair congiunta con Università di Parma è Stefano Biffani, ricercatore dell’Istituto di biologia e biotecnologia agraria del Cnr con sede a Milano (Cnr-Ibba), che collaborerà sia all’attività didattica sia a quella di ricerca.
Il progetto di ricerca congiunto LearningFromSheep prevede, in particolare, l’utilizzo di modelli avanzati di deep learning per lo sviluppo di un sistema innovativo per il conteggio delle cellule somatiche differenziali – indicatore essenziale per valutare la qualità del latte e lo stato di salute della mammella dell’animale- e per automatizzare l’analisi delle immagini da microscopio, così eliminando la necessità di conteggi manuali e riducendo drasticamente i tempi di elaborazione dei dati.
“Siamo entusiasti di unire le competenze di Cnr e Università di Parma”, spiega Claudio Cipolat Gotet, docente del Dipartimento di Scienze Medico-Veterinarie e referente di “LearningFromSheep” per l’Ateneo. “Questa collaborazione si fonda su precedenti progetti di successo, in cui abbiamo approfondito aspetti legati alla genetica applicata e alla selezione, consolidando così una sinergia strategica per la ricerca e l’innovazione nel settore”.
“Il benessere degli animali da reddito, così come la salute degli alimenti che ci forniscono, sono due aspetti fondamentali sia per chi produce che per chi consuma. Poter applicare tecniche di Intelligenza Artificiale a queste problematiche ci offre grandi spunti di ricerca, ma ci permette anche di mettere in atto quella che chiamiamo terza missione, e cioè il ruolo che le Università e gli Enti di ricerca hanno nella valorizzazione e nel trasferimento delle conoscenze a chi le applica o le utilizza”, aggiunge Stefano Biffani, ricercatore dell’Istituto di biologia e biotecnologia agraria (Cnr-Ibba), responsabile del progetto per il Cnr.
Ufficio Stampa
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