
(AGENPARL) – mar 11 marzo 2025 Questa mattina la visita di Città metropolitana e Roma Capitale nell’area interessata dai lavori di riforestazione nel Comune di Segni (contrada Gradi), che si estende per un poligono di oltre 37 ettari sulla parete calcarea del rilievo montuoso. Oltre 37 mila piante, tra specie arbustive e arboree, che vengono messe a dimora manualmente e trasportate attraverso l’impiego dei muli, data la pendenza e il terreno impervio.
Il Vicesindaco di Città metropolitana di Roma Capitale Pierluigi Sanna, la Consigliera metropolitana Alessia Pieretti e l’Assessora all’Ambiente e Ciclo dei rifiuti di Roma Capitale Sabrina Alfonsi sono stati accolti dal Sindaco di Segni Silvano Moffa e dalle autorità del territorio.
L’area individuata è sede di una ex cava dismessa ed è stata di recente interessata anche da un incendio: il rimboschimento, come tutte le opere finanziate dal PNRR attraverso i bandi del Ministero Ambiente 2022 e 2023-2024, parte da una valutazione approfondita della scelta degli alberi e degli arbusti che è una vera innovazione rispetto alle tecniche di rimboschimento classiche, perlopiù monospecie. Qui verranno piantati aceri, frassini, lecci, roverella, rosa canina ed altre specie altamente resistenti e adatte a crescere in un ambiente povero e sassoso come questo, salvaguardando la biodiversità e la ricrescita naturale del bosco. Segni è, insieme a Capranica Prenestina e Montelanico, uno dei tre Comuni del progetto “Rilievi orientali dei Monti Lepini e Prenestini”, che interessa una superficie complessiva di 93,56 ettari, finanziato dal Bando MASE 2022: il più ampio dei 4 progetti finanziati con la prima annualità (Avviso 2022) che interessa 9 Comuni metropolitani inclusa Roma Capitale e un totale di 19 nuovi impianti boschivi.
“Ci troviamo nell’area montuosa a sud est della Città metropolitana, dove sono pochi i Comuni non interessati da procedura di infrazione per la qualità dell’aria, data la vicinanza con l’area industriale del distretto di Colleferro. L’operazione di riforestazione, secondo i precisi criteri seguiti, ci consentirà non solo di mettere a dimora ma di seguire, nei prossimi 5 anni, lo sviluppo e la crescita delle nuove piante e l’interazione con la vegetazione esistente nel territorio, che farà di queste aree non solo nuovi polmoni verdi, in grado di assorbire notevoli quantità di inquinanti atmosferici, ma laboratori a cielo aperto di biodiversità che resteranno patrimonio delle nuove generazioni e contribuiranno a rendere i nostri territori capaci di resistere alle sfide del cambiamento climatico. Ricordiamo sempre la collaborazione con le Università e i Carabinieri del CUFA, che ci hanno permesso di provvedere, attraverso la raccolta di semi autoctoni e la nascita delle prime piantine presso l’azienda vivaistica regionale Umbraflor, al raggiungimento dell’obiettivo: un 1 milione di nuove piante tra Roma e gli altri 120 Comuni dell’area metropolitana”.
Il Vicesindaco di Città metropolitana di Roma Capitale, Pierluigi Sanna.