
(AGENPARL) – ven 07 marzo 2025 COMUNICATO STAMPA
La premiazione oggi all’Auditorium S.Margherita-– Emanuele Severino
TRE COMPONIMENTI POETICI VINCONO LA II EDIZIONE DI “PANE E MIMOSE”, CONCORSO DI CA’ FOSCARI PER RIFLETTERE SULL’8 MARZO
Presentati testi inediti su qualsiasi delle lingue insegnate a Ca’ Foscari
VENEZIA – Ampia partecipazione, superiore perfino a quella dell’anno scorso, alla seconda edizione del concorso artistico-letterario Pane e Mimose, promosso dall’Archivio Scritture Scrittrici Migranti dell’Università Ca’ Foscari Venezia in occasione della Giornata Internazionale della Donna. Attraverso 92 componimenti – in albanese, arabo, cinese, francese, giapponese, inglese, italiano, portoghese e spagnolo, oltre a qualche componimento multilingue – la comunità studentesca cafoscarina si è espressa sul significato che questa ricorrenza riveste nella società odierna, condividendo le proprie riflessioni e il proprio sentire.
Le studentesse e gli studenti hanno infatti partecipato presentando un testo inedito in prosa o in versi, in una qualsiasi delle lingue insegnate a Ca’ Foscari.
Le opere premiate dalla giuria per qualità estetica e originalità nel declinare la tematica del concorso sono tre componimenti poetici. Il primo, Her Day di Anureet Kaur, in una efficace concatenazione ritmica di versi, riporta la questione del ruolo sociale della donna dal clamore del giorno che le è dedicato all’auspicio che ogni giorno sia suo (“So let us lift her, let her soar, Her story is rich with so much more. / On Women’s Day, for freedom she prays / But her importance spans all days”). La seconda opera premiata è Giulietta di Elena Pistone, che in uno schema compositivo accurato esplora il portato simbolico della statua in bronzo del celebre personaggio skakespeareano, “donna muta, seppur ancora viva”. Infine, Eclissi di Alice Anna Garramone, in chiave più intimista e in verso libero, solleva il paradosso dell’appagamento e simultaneamente della rinuncia insiti nell’esperienza comune della maternità, dalla prospettiva di una figlia (“Io, l’ancora alle sue vele, / cappio dolce che spezza la corsa, / vortice silenzioso che inchioda alla riva, / su sponde che mai avrebbero accettato la sua speranza”).
La giuria ha inoltre conferito tre menzioni speciali, due delle quali sono state attribuite a poesie “ad alta voce”: Viola di Angelica Mirimin, esempio di creazione bilingue in spagnolo e italiano, e Camilla gonfia d’Amore di Davide Lorenzo Bignotti, Sofia Longo e Camilla Zifarelli, che si è distinta anche in quanto unica partecipazione collettiva. La terza menzione è andata alla poesia in lingua cinese di Yi Meng (titolo in traduzione Tu ergo io, io ergo te), un testo capace di creare un intenso e sofferto dialogo interiore attraverso il linguaggio simbolico.
“L’ampia partecipazione, superiore perfino a quella dell’anno scorso, ha permesso di delineare un quadro di temi, valori e preoccupazioni che si intrecciano attorno alla questione dei diritti delle donne, dimostrando quanto continui a essere necessario tenere viva l’attenzione sulla lunga strada ancora da percorrere nella costruzione di una società veramente rispettosa e inclusiva e nel raggiungimento della parità di genere – racconta Vanessa Castagna, componente della commissione valutatrice, docente di lingue portoghese e brasiliana del dipartimento di Studi Linguistici e Culturali Comparati e componente del Comitato scientifico dell’Archivio Scritture Scrittrici Migranti. – Si tratta infatti di traguardi percepiti ancora come molto lontani, come traspare dai 92 componimenti in gara che, pur nella loro variegata eterogeneità di ispirazione, forma e lingua, consentono di individuare alcuni motivi ricorrenti. Tra questi possiamo menzionare: l’empatia e il riscatto operato dalle giovani generazioni rispetto alle donne del passato, sia appartenenti alla propria sfera familiare sia studiose e artiste; un sentimento pervasivo di insicurezza e paura per la propria integrità; la rabbia per i diritti negati; la consapevolezza di cosa significhi abitare un corpo di donna, qualunque esso sia.
Molte proposte hanno colto la possibilità prevista dal bando di presentare testi redatti in una qualsiasi delle lingue insegnate a Ca’ Foscari. Ciò rende senz’altro manifesta l’integrazione degli studenti e studentesse internazionali nella comunità cafoscarina, ma conferma anche l’importanza della libertà espressiva che si può trovare in una lingua straniera: aspetti di speciale valore per una università con una vocazione di lunga data sia per l’internazionalizzazione, sia per lo studio delle lingue, letterature e culture straniere.”
Università Ca’ Foscari Venezia
Ufficio Comunicazione e Promozione di AteneoSettore Relazioni con i media