
Nel magico mondo della Massoneria italiana, dove l’ordine e la tradizione dovrebbero regnare sovrani, spunta una nuova pratica che sembra uscita direttamente da una favola… o meglio, da un incubo burocratico. Ebbene sì, cari Fratelli e Sorelle, il Gran Maestro ha sfoderato un’inedita formula: la sospensione a tempo indeterminato, basata su misteriose “informative ricevute”.
Cosa conterranno mai queste oscure informative? Prove di tradimenti massonici? Segreti inconfessabili? O, più banalmente, il fatto che qualche Fratello ha osato pensare con la propria testa? Il provvedimento recita solennemente che i sospesi hanno perso “i requisiti previsti dalla Costituzione e Regolamento dell’Ordine per la permanenza nel Grande Oriente d’Italia”. Ma c’è un piccolo problema: la Costituzione del GOI non prevede sospensioni sulla base di un capriccio.
Diamo un’occhiata ai testi sacri dell’Ordine, ovvero agli articoli 15 e 32 lett. m) della Costituzione, che stabiliscono che:
“Il Gran Maestro: … m) può sospendere i Fratelli o le Logge nei casi previsti.”
Quindi, non c’è spazio per interpretazioni fantasiose: la sospensione non è un potere divino, ma un’azione regolata. Quali sono i casi previsti? Eccoli serviti:
- Procedimenti penali: se un Fratello è coinvolto in questioni legali profane di natura non colposa, il Gran Maestro può sospenderlo cautelativamente.
- Provvedimenti restrittivi della libertà personale: se un Fratello è agli arresti, la sospensione scatta automaticamente fino a quando non dimostri la propria innocenza.
- Procedimenti massonici: se un Fratello è sotto processo massonico, il giudice interno può proporre la sospensione.
Ora, viene spontaneo chiedersi: i Fratelli recentemente sospesi rientrano in uno di questi casi? No, nessuna traccia di reati, nessuna accusa formale, nessun procedimento massonico. E allora? Da cosa nasce questa sospensione? La risposta potrebbe essere tanto semplice quanto inquietante: si sta forse cercando di epurare chi non si allinea alla linea ufficiale?
Forse è solo una questione di “eccesso di zelo”, un modo creativo per evitare che voci fuori dal coro disturbino la prossima Gran Loggia. O magari siamo di fronte a un caso lampante della Sindrome della Regina di Cuori: il caro personaggio di Lewis Carroll che, appena contrariato, esclamava con tono perentorio “Tagliategli la testa!”.
In ogni caso, chi si avventura nel Paese delle Meraviglie della Massoneria italiana farebbe bene a ricordare che la verità, come il Gatto del Cheshire, appare e scompare a seconda di chi osserva. E che, anche quando tutto sembra pronto per l’esecuzione, Alice alla fine ha sempre trovato un modo per rimettere le cose a posto.